Chelsea Manning 17 Dicembre 2016

Organizzate una protesta, un presidio, un party, mandate un messaggio di auguri a Chelsea! Mandatelo anche a noi e lo pubblicheremo! Fate una foto e mandategliela (e mandatela anche a noi)! Firmate la nuova petizione per liberarla. Circolate quest’invito tra i vostri contatti.

BOSTON	19 Dec, 1-2pm Vigil Park Street Station, Entrance on the Boston Common. More info
BUCHAREST	Poster campaign
CHICAGO	17 Dec, 5.30 - 8.30 pm Vigil 3400 N Halsted St, Chicago, IL 60657-2415, USA. More info
ISTANBUL	17 Dec event FREE CHELSEA MANNING! FREE ASLI ERDOĞAN! details tbc
LONDON	17 Dec, 12.30-2pm Vigil on the steps of St Martin in-the-Fields, London WC2N 4JJ
LOS ANGELES	17 Dec, 1-3pm Gathering at NorthWest Corner of Hollywood and Highland in Hollywood. More info
MANCHESTER	17 Dec, 3pm-4.30pm Celebration & letter writing LGBT Foundation 5 Richmond Street, M1 3HE More info
OAKLAND	17 Dec, 3pm-4.30pm Speakout, Gathering & Music, Omni Commons, 4799 Shattuck (nr 48th St) More info
PHILADELPHIA	9 Dec, 7-9pm Gathering at the new Crossroads Women's Center, 5011 Wayne Ave.
ROME	13 Dec, 6-8pm Cake and Petitioning, Bar del Fico.

Il 17 dicembre Chelsea Manning compirà 29 anni. Chelsea è la transessuale, ex analista miltare che ha passato centinaia di migliaia di documenti a Wikileaks rivelando la verità sui crimini di guerra e la corruzione in Afghanistan, Haiti, Iraq, Israele e Autorità Palestinese, Perù, Venezuela . . .

CHELSEA HA URGENTEMENTE BISOGNO DEL NOSTRO APPOGGIO! In prigione Chelsea ha tentato due volte il suicidio, la seconda volta dopo esser stata buttata in isolamento per il primo tentativo di suicidio. Uno dei suoi avvocati, Chase Strangio, ha detto: “Chelsea è stata ripetutamente punita per aver tentato di sopravvivere e adesso viene ripetutamente punita per tentare di morire.” Dobbiamo mandare un forte messaggio all’esercito USA e ad Obama che la tortura di Chelsea deve finire. Dobbiamo tirarla fuori!

Chelsea venne imprigionata nel 2010 e nel 2013 è si è rivelata come transessuale. Per sei anni un movimento internazionale ha appoggiato la sua lotta in prigione, con significative vittorie:

· Aprile 2011: rilasciata da Quantico, Virginia, USA; dove era stata detenuta per mesi in condizioni di tortura

· Agosto 2013: condannata a 35 anni, ma il tribunale deve lasciar cadere l’accusa di “aiuto al nemico” e una possibile condanna a morte

· Febbraio 2015: vince la “terapia ormonale” dopo che 30 organizzazioni da USA, Regno Unito, Germania e Italia fimano una lettera di appoggio alla sua richiesta

· Settembre 2016: Dopo uno sciopero della fame di cinque giorni, l’esercito acconsente all’operazione per il cambiamento di sesso a cui ha diritto, una decisione da cui possono trarre beneficio molti prigionieri trans.

· Agosto 2015 : Chelsea riceve una minaccia di isolamento indefinito perché trovata in possesso di un dentifricio scaduto e le vengono tolti i privilegi del carcere.

· Luglio 2016: quando tenta il suicidio l’esercito la minaccia di porla in isolamento indefinito, che, dopo una protesta pubblica, viene limitato a 14 giorni (sette sospesi) In ottobre Chelsea tenta un'altra volta di uccidersi.

Chelsea fa parte di un grande movimento di whistleblower che rivelano gli abusi e rivendicano i loro diritti. Dalla prigione Chelsea ha scritto contro la polizia che uccide i giovani di colore negli USA e in appoggio a immigrati e rifugiati – comprese le persone queer e trans

Per gli ultimi sei anni, ogni volta che Chelsea veniva minacciata, la gente in molti paesi ha organizzato presidi e proteste, le petizioni hanno raccolto più di 100.000 firme in pochi giorni. Invitiamo tutti i movimenti contro la guerra, antirazzisti, antisessisti, movimenti LGBTQ, whistleblower, veterani delle guerre, tutte/i quelle/i che sono per la giustizia contro la povertà e il commercio delle armi a fare una campagna per Chelsea Manning libera subito!

Chelsea rivolge ora un appello a Obama “per ridurre la sua sentenza al tempo già tascorso in prigione”. Firmate la petizione, leggete la commovente dichiarazione di Chelsea e le lettere di appoggio di Danierl Ellsberg, Glen Greenwald e David Morris