Un nuovo livello di potere internazionale per il movimento
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Bradley Manning, 25,anni gay whistleblower dei crimini di guerra |
Il crescente movimento in appoggio a Bradley Manning che ha organizzato una Giornata Internazionale di Lotta senza precedenti il 23 febbraio, ha ricevuto un grande impulso quando Bradley ha rivelato perché è diventato uno whistleblower passando informazioni a WikiLeaks. I media internazionali, da Afrique-Asie, allo Huffington Post, English Pravda, Middle-East on line, il francese Alter Info e innumerevoli periodici, blog e website in molte lingue, hanno celebrato “il suo “coraggio eccezionale”. Uniamoci al movimento Bradley Manning Libero e difendiamo gli whistleblower come Julian Assange, gli obiettori di coscienza e altri refusenik, donne e uomini, gay ed etero, che rifiutano di uccidere, stuprare e torturare per i governi del mondo. |
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Un uomo di coraggio e principi eccezionali In una dichiarazione letta in tribunale il 28 febbraio 2013, Bradley Manning ha direttamente ammesso di aver passato informazioni a Wikileaks per informare il pubblico dei crimini USA e degli intrighi di cui il governo ci ha tenuto all’oscuro. Bradley si è dichiarato colpevole dell’accusa di “abuso di materiale classificato” e di altre 10 accuse minori, che possono portare a una sentenza di 20 anni di prigione, ma non di “aiuto al nemico” e accuse collegate, che rischiano di condurre all’ergastolo, se il pubblico ministero militare, come dice, continua a spingere su queste accuse. Bradley ha anche rivelato che, prima di rivolgersi a Wikileaks, aveva proposto il materiale allo Washington Post e al New York Times, ma che loro non avevano mostrato nessun interesse. Leggete la sua dichiarazione; ascoltatelo in questa registrazione non ufficiale; guardate il commento di The Young Turks. Bradley Manning è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace per la terza volta di fila. |
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23 febbraio 2013: Giornata Internazionale di Lotta – Azioni in 70 comunità in 19 paesi: Afganistan, Australia, Belgio, Canada, Corea del Sud, Inghilterra, Francia, Galles, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Scozia, Slovacchia, Uganda, USA.
PROTESTA INTERNAZIONALE ALL’INIZIO DEL PROCESSO, 1 GIUGNO 2013
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