Halil Savda libero!
L'obiettore di coscienza va sotto processo
il 12 Aprile
Firmiamo la petizione URGENTE |
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Care amiche e amici,
L'obiettore di coscienza curdo Halil Savda va di nuovo sotto
processo il 12 aprile. Firmiamo questa petizione
internazionale (nel suo testo inglese) rivolta alle autorità
turche e facciamola girare tra i nostri amici e network.
Per firmare la petizione cliccare here.
HALIL SAVDA LIBERO
A:
-
Presidente della
Repubblica Turca Ahmet Necdet Sezer,
-
Comandante
delle Forze Armate Turche e Capo di Stato Maggiore
Yaşar Büyükanit,
-
Tribunale militare di
Çorlu,
-
Ambasciatore
della Repubblica Turca in Italia
Sitki Ugur Ziyal
Halil Savda, obiettore di coscienza curdo, condannato il
15 marzo 2007 a 15 mesi
e 15 giorni, di nuovo sotto processo il 12 Aprile.
Il 15 marzo
il tribunale militare di Çorlu ha condannato
il Sig. Halil Savda a 15 mesi e 15 giorni di carcere
militare per il suo rifiuto di obbedire agli ordini. Il
Sig. Savda venne processato in precedenza il 7 dicembre
2006, incarcerato fino al 25 gennaio 2007, rilasciato dal
carcere, per poi essere riportato in caserma dove venne di
nuovo arrestato e accusato di "insistente insubordinazione"
per aver rifiutato degli ordini. Il 12 aprile il Sig. Savda
verrà di nuovo posto sotto processo per il suo rifiuto e
rischia di essere condannato a un altro periodo di carcere.
Questo ciclo di arresto, detenzione, processo, "rilascio",
nuovo arresto, va contro ogni nozione di giustizia naturale
e deve cessare.
In un caso
simile, nel gennaio 2006, la Corte Europea per i Diritti
Umani, ha decretato che i ripetuti procedimenti contro il
Sig. Osman Murat Ülke, un altro obiettore di coscienza in
Turchia, costiturono trattamento degradante in violazione
dell'Articolo 3 della Convenzione Europea per la Protezione
dei Diritti Umani e le Libertà Fondamentali, di cui la
Turchia è anche Stato firmatario.
Durante la
sua detenzione il Sig. Savda è stato brutalmente picchiato.
L'8 febbraio Amnesty International ha rilasciato una
dichiarazione confermandolo. Si può leggere il comunicato
stampa del 2 febbrario della sua avvocata cliccando here.
L’anno scorso il Sig. Mehmet Tarhan, un altro obiettore di
coscienza in Turchia, venne sottoposto in carcere a torture
mentali e fisiche. Le proteste internazionali, tra cui
quelle di alcuni Deputati Europei, portarono alla sua
liberazione nel marzo 2006, anche se non al suo congedo
dall'esercito. Condannato ad altri 25 mesi di carcere, il
Sig. Tarhan ha incominciato un procedimento legale contro
l'amministrazione della prigione per tentato linciaggio e
per insulti, minacce e furto.
Adesso il Sig. Savda, il Sig. Tarhan, il Sig.
Ülke e numerosissime
altre persone esigono che l’obiezione di coscienza venga
riconosciuta legalmente come diritto loro e di tutti.
Tutte/i fanno parte di un movimento crescente, nella regione
e in tutto il mondo, di gente che rifiuta di accettare lo
spreco di risorse umane, sociali ed economiche nella
violenza militare e quindi nella produzione generale della
povertà e della repressione.
Esigiamo che le autorità turche cessino la persecuzione e la
violenza contro il Sig. Halil Savda, lo riconoscano come
obiettore di coscienza e lo rilascino immediatamente.
Esigiamo inoltre la fine immediata della persecuzione di
tutti gli altri obiettori di coscienza in Turchia.
Oltre 50 persone e
organizzazioni hanno già firmato questa petizione, tra cui
fino ad ora:
-
Vittorio Agnoletto, Deputato al Parlamento Europeo
- John McDonnell,
Deputato al Parlamento Britannico e
- Rita Zanutel,
Assessora
alle Politiche Sociali della Provincia di Venezia
(vedere l'elenco completo here ) |