Inchiesta indipendente sulle malattie della Guerra del Golfo - Londra, Luglio - Settembre 2004
2. Uranio Impoverito


John Nicol, Capitano di Aviazione, 12 Luglio 2004.
Molti soldati sono stati esposti alla polvere di uranio impoverito durante lo smantellamento dei siti e dei veicoli che erano stati attaccati con armamento all’uranio impoverito.

Alex Izett, Genieri, 12 Luglio 2004.
Quando i veicoli sono tornati dal Golfo, avrebbero potuto avere ancora tracce di polvere di uranio impoverito, perché non erano stati lavati.

Shaun Rusling, Vicepresidente della National Gulf Veterans and Families Association (Associazione Nazionale dei Veterani del Golfo e delle loro Famiglie), 12 Luglio 2004.
Io e altri veterani abbiamo chiesto al Ministero della Difesa notizie sull’uranio impoverito e di essere esaminati per essere stati esposti a questa tossina chimica e nucleare. È un fatto che dopo 14 anni il Ministero della Difesa non ci ha ancora esaminati. Alcuni, tra i quali io stesso, si sono comunque fatti esaminare da tre laboratori indipendenti. I risultati sono stati pubblicati dal dott. Asaf Urakib [?] nel numero di giugno del 2002 di United States Military Medicine (Medicina Militare USA): che dimostra che i veterani britannici sono risultati positivi a U234, U235, U238 e quello che è peggio a U236, che può derivare solo da un sistema di armamento e infatti adesso si conosce comunemente come “uranio impoverito sporco”.

Terence Edward Walker, Commissariato Armi e Munizioni, 12 Luglio 2004.
La mia richiesta di danni per avvelenamento da uranio impoverito è stata respinta perché secondo la Veteran Agency (Ente Veterani) non è fondata, nonostante nessuno dei veterani della prima Guerra del Golfo sia stato esaminato dal Ministero della Difesa e dall’Ente Veterani… Ogni volta che siamo andati a riparare quei veicoli, erano in località circondate dai carri armati nemici che erano stati bombardati con uranio impoverito. Mentre guidavamo attraversavamo continuamente quelle località, era lì che dormivamo e mangiavamo; abbiamo addirittura ispezionato i veicoli bombardati con uranio impoverito.

Stephen Roberts, Lancieri Reali, 12 Luglio 2004.
Sono convinto di essere stato esposto a un bel po’ di uranio impoverito guidando attraverso le posizioni nemiche, subito dopo che il fuoco della nostra artiglieria e della nostra aviazione era stato diretto sull’area dove poi ci siamo insediati.

Michael Capps, Corpo Trasporti, 19 Luglio 2004.
Ho avuto dal comandante della mia sezione il permesso di usare una motocicletta per andare a dare un’occhiata ai danni che avevamo provocato ai carri armati e ai pezzi di artiglieria iracheni, ai quali ho scattato delle fotografie. Ho fatto più viaggi verso diverse postazioni. Quando siamo ritornati al porto, mentre aspettavamo di andare a casa, la squadra ha organizzato delle visite a un cimitero di carri armati. Come dei ragazzini, ci siamo arrampicati dappertutto, dentro e fuori quei veicoli, non ne sapevamo più di prima sui pericoli dell’uranio impoverito... In nessun momento ci è stato detto di indossare indumenti protettivi per avvicinarci ai veicoli. 

Mark McGreevy, Segnalatore, 19 Luglio 2004.
Pattugliando i campi di battaglia a Bassora e nel Kuwait, ci sono state occasioni in cui siamo stati esposti ai carri armati danneggiati da proiettili all’uranio impoverito e agli incendi dei giacimenti petroliferi… Penso che sia la combinazione di tutto quello a cui sono stato esposto. Potrebbero essere stati gli incendi del petrolio mentre ero laggiù – ho delle fotografie – quando c’era fuliggine nera e noi non avevamo un abbigliamento adeguato, e io non sono un esperto in medicina ma solo che l’ambiente e le circostanze in cui ci siamo trovati, insieme alle iniezioni, io non so cosa mi abbia fatto ammalare.

IL PRESIDENTE: Lei si riferisce all’uranio impoverito; perché lo mette tra le cause possibili?

R. Nel corso degli anni sono state fatte molte ricerche e anche grazie a internet le cause della sindrome della guerra del Golfo sono di dominio pubblico. Ho delle foto mie, fatte vicino ai carri armati incendiati, di quando siamo entrati nel Kuwait e a Bassora, e so che avevo intorno tutti quei carri armati che erano stati colpiti dai proiettili.

Raymond Bristow, Maresciallo, tecnico sul campo e tecnico paramedico di combattimento, 
19 Luglio 2004.

Nel 1998 hanno fatto su di me rilevazioni [di uranio impoverito] a più di 100 volte quelle considerate come limiti di sicurezza. Credo che l’uranio, bruciando a 3.000 gradi centigradi, formi particelle di ceramica insolubili che possono attraversare gli alveoli dei polmoni. Il Professor Durakovic ha spiegato che dato che è ceramica viene riconosciuta dal corpo come calcio e di solito si accumula nelle ossa...

Sono stato a contatto con vittime irachene dei bombardamenti con munizioni all’uranio impoverito.

Ho un documento, elaborato dal Dipartimento della Difesa Americano nel 1990, prima della guerra del Golfo. Dichiara che in condizioni di combattimento, sono più a rischio le truppe di terra che entrino, a piedi o su mezzi motorizzati, sul campo di battaglia dopo un bombardamento con proiettili perforanti. Continua dicendo che “comunque, viste le condizioni del campo di battaglia dopo il combattimento e i rischi per la salute della gente del posto e dei veterani di guerra, si può sollevare la questione se sia accettabile l’uso continuato per applicazioni militari delle armi a penetrazione cinetica di uranio impoverito”... Il Professor Gunther, della Croce Verde europea... è stato... sottoposto a procedimento penale e multato dal governo tedesco per aver introdotto in Germania materiale radioattivo pericoloso. Il materiale radioattivo pericoloso era un proiettile di cannone da 38 mm, che venne confiscato per essere smaltito in condizioni di sicurezza.
 
I militari britannici e americani hanno maneggiato durante la guerra del Golfo molti proiettili di questo tipo. Il Professor Gunther, in realtà, lo aveva preso nei bassifondi dell'Iraq del sud dalle mani di una bambina di quattro anni che ci stava giocando… L’uranio impoverito è stato classificato da un Sottocomitato delle Nazioni Unite nella categoria delle armi di distruzione di massa o di distruzione indiscriminata, che danneggiano senza necessità i combattenti di entrambi i fronti, la popolazione civile e l’ambiente.

Ci sono senz’altro criminali di guerra, ma è triste vedere che solo quelli che perdono la guerra o i militari di basso rango vengono accusati di crimini di guerra…

Quando arriva un combattente ferito, non è come un incidente stradale, è una vittima della battaglia, è stato in un’esplosione. Non ci sono solo proiettili e schegge, ma anche polvere e detriti. La sabbia del deserto non è come quella della spiaggia di Blackpool, te la ritrovi tra le dita e si sgretola, diventa impalpabile come polvere di talco.

Quando arriva un ferito sul tavolo operatorio – di nuovo, ci può essere il problema della lingua, o che sta farneticando – la prima cosa che si fa è tagliargli i vestiti, da capo a piedi, esaminarli davanti e dietro, dalla testa ai piedi, per essere sicuri– ci potrebbe essere davanti una ferita, e una più grande dietro. Tutto questo fa alzare la polvere e i detriti nell’aria che stai respirando. Abbiamo anche avuto, chiaramente, tempeste di sabbia che venivano dal campo di battaglia... È stato mentre eravamo ad Al-Khamassiya, quindi avrebbero potuto trasportare il gas nervino Sarin e l’uranio impoverito.

Prof. Albrecht Schott, Direttore del Centro Mondiale per l’Uranio Impoverito, 27 Luglio 2004.
L’uranio ha la capacità di andare ovunque nel corpo. Supera la barriera emato-encefalica. Il cervello si protegge dalle sostanze che non sono utili alle cellule nervose, ma l’uranio supera la barriera emato-encefalica, supera la barriera ematica e anche la barriera emato-testicolare. Superando la barriera emato-encefalica, viene a contatto con le cellule nervose, e cosa accade alle cellule nervose, che ovviamente le danneggia... Ho preparato una risoluzione per la messa al bando dell’uranio impoverito.

Questa è la prima volta che presento le migliaia di firme che ho raccolto e che formano parte della mia testimonianza... Sono d’accordo che l’uranio impoverito è un problema a sé, mentre mi sembra che la vostra inchiesta sia focalizzata sulle vaccinazioni. Tutto questo va bene ed è necessario, l’uranio impoverito è un problema a parte, ma tutti questi agenti nocivi, le contaminazioni, le vaccinazioni, la disinfezione delle tende e così via, che erano presenti nel Golfo agiscono su un unico organismo, e tutti sono collegati; per cui il danno in un punto può influire su un altro, o su tutti gli altri...

Mi piacerebbe molto poter invitare Kenny Duncan, un veterano della guerra del Golfo, e non solo Kenny Duncan, ma anche sua moglie Mandy e i loro tre figli. Kenny Duncan perché è un veterano della guerra del Golfo, Kenny Duncan perché, dei 66.000 veterani ammalati a causa della guerra del Golfo del 1991, circa 6.000 britannici e 60.000 americani, è stato il primo a vincere l’appello presentato al tribunale delle pensioni... sulla base del mio esame cromosomico… Sapete che abbiamo trovato l’uranio 236 nei proiettili [rivestiti di uranio impoverito] che viene generato solo nei reattori, non esiste in natura, e significa che contengono anche plutonio...

Devo dire che quasi il 50 per cento dei ricercatori e degli scienziati segue la linea del governo, non solo nel Regno Unito, ma in tutto il mondo; in Germania è lo stesso. Quello che dico qui è valido non solo per il Regno Unito, ma per tutti gli altri stati e gli altri paesi. Per cui il problema è grave. Il cinquanta per cento è molto. Un proiettile all’uranio impoverito all’impatto prende fuoco, perché l’uranio impoverito è piroforico, brucia da sé. Raggiunge una temperatura di quasi 3.000 gradi centigradi. Più è alta la temperatura di combustione più le particelle di ossido dei metalli pesanti in generale, non solo di uranio, sono piccole e sono meno solubili. Da questo nasce il cosiddetto uranio impoverito ceramico. È come una minuscola coppetta di vetro che non contiene solo l’uranio impoverito, ma tutta una nuova chimica si sviluppa ad alte temperature nel carro armato; non c’è solo l’uranio impoverito ma ci sono le persone, e l’armamento, e tutto, tutto che brucia e tutte le sostanze cancerogene vanno a finire in quella polvere, non solo l’uranio impoverito, e tutto questo viene inalato...

Questa polvere si accumula nei linfonodi dei polmoni. Non esiste nulla di insolubile in assoluto; così, un po’ di uranio impoverito viene rilasciato nel corpo giorno dopo giorno e continua a contaminarlo e a essere eliminato fino a oggi... L’altra parte è un ossido solubile, e questa polvere è ridotta alle dimensioni di dieci angstrom. Le particelle delle dimensioni di dieci angstrom si comportano come un gas. Entrano nell’aria, vanno nell’atmosfera, intorno al globo terrestre. Le particelle più grandi ricadono, ma non come mi aveva detto qualcuno del Ministero della Difesa, nel raggio di una decina di metri... Si disperdono con il vento.

Guardate la relazione dell’UNep (programma ambientale delle Nazioni Unite) [UNDP] sulla Jugoslavia. Avevano misurato l’aria in zone della Jugoslavia e della Bosnia dove non si sono svolte battaglie, c’è uranio impoverito nell’aria... La parte che ricade al suolo è trasportata dal vento e nel deserto si disperde in tutte le direzioni. In questo modo non si può mai sapere dove si trova la polvere... Le particelle più grandi che ricadono al suolo sono idrosolubili e vanno nella falda acquifera: l’UNep [UNDP] sta chiedendo in Jugoslavia (così come, chiaramente, nelle altre zone) che sia controllata la falda acquifera. L’acqua affiora nei pozzi, è assorbita dalle piante mangiate dagli animali e che mangiamo anche noi...

È già provato che i veleni chimici e i veleni radioattivi non solo sono di per sé tossici, ma si potenziano a vicenda... Vi prego di concedermi ancora una richiesta. Chiedo che la popolazione civile irachena sia inclusa nell’inchiesta.

IL PRESIDENTE: Penso che sia veramente importante. 

R. I nostri soldati ci sono stati per qualche settimana, loro ci vivono tutti i giorni da 14 anni. Non ho allegato le foto di neonati che non sembrano affatto neonati, ma capite---


Lawrence Halloran, Direttore del Personale e del Consiglio, Sottocomitato per la Sicurezza Nazionale e Comitato Pubblico per la Riforma Federale, 3 Agosto 2004.
IL PRESIDENTE: Ho sentito che tutti in America considerano l’uranio come la causa probabile della sindrome. È stato fatto qualcosa - sicuramente sì - in America?

R. Qualcosa è stato fatto. Nel corso del nostro lavoro sulla guerra del Golfo non lo abbiamo esaminato a fondo. Abbiamo visto gli studi in corso del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento per i Veterani. Gli studi sull’uranio riguardavano soprattutto le particelle assorbite dai veterani e l’aspetto del potenziale radioattivo, ma per noi il vero pericolo dell’uranio in ambito sanitario è la polvere creata all’impatto e che il materiale brucia; la tossicità dei metalli pesanti è potenzialmente molto più pericolosa e un fattore più probabile come causa della malattia - quelle particelle assorbite dalle ossa; oltre questo, non siamo sicuri.

IL PRESIDENTE: Qualcosa suggerisce che sia l’uranio impoverito una delle cause di danno celebrale, invece che--?

R. L’unico suggerimento che abbiamo ricavato dalle testimonianze è che i metalli pesanti nel cervello causano danni celebrali, come fa il piombo, e che l’uranio impoverito è un metallo pesante, molto pesante, e che se ci fosse un danno celebrale o implicazioni nella funzionalità del cervello sarebbe dovuto a questo.

IL PRESIDENTE: Ma se ricordo bene il Professor Haley, questa mattina, non si era riferito specificamente all’uranio impoverito come a una delle cause?

R. Se ne è discusso solo nelle circostanze di cui ho detto e inoltre noi non abbiamo avuto a disposizione degli studi approfonditi fino a quel livello, al livello molecolare, come quelli di cui ha parlato il dott. Haley.

IL PRESIDENTE: Non se ne è parlato molto, mi pare? 

R. No.

Prof. David Coggon, Istituto di Ricerca Medica, Unità di Epidemiologia Ambientale dell’Ospedale Generale di Southampton, 23 Settembre 2004.
Le polveri insolubili [di uranio impoverito] che vengono inalate… vengono eliminate insieme all’uranio che eliminiamo normalmente, dato che tutti siamo esposti all’uranio nella vita di tutti i giorni, soprattutto attraverso quello che mangiamo e beviamo... [L’uranio impoverito], è un metallo molto denso, almeno il doppio del piombo, per questo viene usato in ingegneria, per esempio per il contrappeso dei timoni e cose di questo tipo, è stato usato in ingegneria aeronautica, ma è stato anche usato militarmente…

Una parte sostanziale dell’esposizione è stata probabilmente agli ossidi di uranio altamente insolubili, che proprio perché sono altamente insolubili rimangono nel corpo molto a lungo e vengono dissolti solo lentamente. Chi ha inalato ossidi insolubili di uranio quindici anni fa ancora adesso sta eliminando un po’ di uranio impoverito, e continuerà a eliminarlo nel futuro…

IL PRESIDENTE: Nei tre o quattro anni che sono passati da quando avete incominciato, avete analizzato le urine di qualcuno dei veterani? 

R. L’abbiamo fatto per questo, prima del passo successivo.

IL PRESIDENTE: L’avete fatto? 

R. Sì.

IL PRESIDENTE: A quanti? 

R. A trentadue… Ci sono degli scienziati, tra cui alcuni membri della nostra Commissione, che non condividono l’opinione comunemente accettata sui rischi per la salute per date esposizioni all’uranio. Suggeriscono che ci potrebbero essere rischi più alti a partire da esposizioni bassissime, e questo va riconosciuto, così come che ci può essere incertezza… Oggi abbiamo concluso con successo la fase di prova, per cui annunciamo alla stampa l’inizio del programma principale di analisi…

[Per poter partecipare all’analisi, i veterani] devono essere stati nell’area del Golfo Persico tra il primo agosto 1990 e il 31 luglio 1991; oppure nell’ex repubblica jugoslava, a partire dal 5 agosto 1994; una delle due; e devono esserci stati come membri delle forze armate britanniche o come impiegati civili del Ministero della Difesa britannico; oppure come civili impiegati sotto il controllo del Ministero della Difesa britannico; o come civili impiegati dalle organizzazioni non governative, come le organizzazioni degli aiuti.


Prof. Albrecht Schott, Direttore del Centro Mondiale per l’Uranio Impoverito, 23 Settembre 2004.
Se vogliamo scoprire qualcosa sulla tossicità, su quale parte avrebbe l’uranio impoverito nella sindrome della guerra del Golfo, dobbiamo osservare l’uranio nella cellula vivente e nel metabolismo cellulare. Questi sono i fatti di cui disponiamo, per cui se troviamo uranio nelle urine, facciamo un'enorme passo in avanti.

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