Inchiesta
indipendente sulle
malattie della Guerra del Golfo - Londra, Luglio - Settembre 2004 3. Sintomi ed effetti sui veterani John Nicol, tenente di volo, 12 luglio 2004. Delle 53.000 persone in servizio, qualcosa come 5 o 6.000 hanno riferito di malattie che attribuiscono al periodo di stanza nel Golfo... Riteniamo che molti veterani soffrano in silenzio per timore delle conseguenze sulla carriera militare. Più di 630 veterani sono morti dalla fine del conflitto nel Golfo. Samantha Thompson, vedova del Sottufficiale Nigel Thompson, 12 luglio 2004. Si poteva supporre che, sugli 85.000 individui al di sopra dei 55 anni d’età, tre fossero affetti dalla malattia del motoneurone [negli Stati Uniti viene chiamata sclerosi laterale amiotrofica]. Dei 56.300 veterani britannici della guerra del Golfo vaccinati per prestare servizio nel Golfo, otto sono stati colpiti dalla malattia del motoneurone e da allora quattro di loro sono deceduti. Alex Izett, Genieri, 12 luglio 2004. Si scoprì che ero affetto da una malattia rarissima nei giovani, chiamata osteoporosi, che colpisce le ossa indebolendole. La condizione peggiora di anno in anno. Mi venne diagnosticata quando avevo 25 anni e una densità ossea del 68%. Oggi è del 54%. Da allora mi sono rotto le costole, la rotula, la spalla e non c’è praticamente alcuna possibilità di miglioramento. Noel Baker, Primo Battaglione, 12 luglio 2004. Il neurologo dell’unità sanitaria locale mi visitò per dieci minuti e disse “ Sembra che tu abbia la sclerosi multipla”. Richard Sharpe, RAF, 12 luglio 2004. Scoprii che soffrivo di perdita di memoria e di concentrazione e dovevo continuamente prendere nota di tutto... Da allora soffro di sindrome da intestino irritabile e di problemi alle articolazioni. Russell Walker, RAF, 12 luglio 2004. Tra i primi sintomi vi furono una rapida perdita di peso, mancanza di appetito, crampi invalidanti allo stomaco che duravano da pochi minuti a mezz’ora, astenia generale e prolungata, letargia, mancanza di resistenza fisica, mal di testa, senso di claustrofobia, aumento della sudorazione, irritabilità e umore instabile, problemi intestinali che andavano da diarrea e costipazione o viceversa, mancanza di concentrazione e generale perdita di fiducia in me stesso… Il livello di mercurio nel mio sangue era il doppio del normale. Una volta che questa sostanza si lega al tessuto muscolare, il corpo non è in grado di eliminarlo a causa della natura del mercurio. Così il fisico è costantemente sotto sforzo perché il sistema immunitario contrasta regolarmente la sostanza estranea presente nel corpo. Richard Turnbull, RAF, 19 luglio 2004. Due dei miei elettricisti ebbero un collasso a causa della febbre alta e delle gravi difficoltà respiratorie. Furono portati agli alloggi e lasciati senza assistenza medica per tre giorni perché gli americani non dovevano sapere quali vaccini ci erano stati inoculati … Ho avuto cinque attacchi di cuore e soffro anche di angina instabile... Io e molti altri abbiamo scoperto che quelle pastiglie ci causavano gravi problemi gastrointestinali e diarrea. Anche l’umore cambiava. Si diventava molto aggressivi gli uni verso gli altri. Anwen Humphreys, RAF, 19 luglio 2004. Soffrivo di mal di gola ricorrente, forti crampi allo stomaco, mal di testa, sudorazione notturna dall’odore strano, formicolii e dolore pungente come aghi alle braccia, gambe e alla nuca. Mi sentivo sempre stanca. Non riuscivo a mangiare normalmente. Se mettevo del cibo in bocca cominciavo ad avere conati di vomito o a vomitare. Non avevo la forza, l’energia o il vigore di un tempo. Alla fine del servizio diurno mi buttavo sul letto per alcune ore perché ero esausta. Cominciai ad addormentarmi durante il servizio notturno. Uscivo per una breve corsa e al rientro mi sentivo come se avessi fatto una maratona... Lasciai l’aviazione nel 1992 e da allora ho perso otto lavori... Di fatto mi mettevo in situazioni pericolose in cui potevo farmi del male. Keith Paul, RAF, 19 luglio 2004. Nel 1990 la mia unità fu sottoposta a vaccinazione con breve preavviso per la partenza per il Golfo in sostituzione delle unità della mia base nell’agosto del 1990... In due occasioni aggredii due elementi della mia unità. Non era assolutamente da me... Incominciai a soffrire di problemi intestinali, di stanchezza, di difficoltà di concentrazione e di memoria... Fui formalmente ammonito perché non socializzavo con i colleghi... Quindi mi assentai senza permesso per 77 giorni … Fui visitato da numerosi psichiatri - fino a otto o nove - e trascorsi due mesi e mezzo circa nell’unità psichiatrica come paziente interno… La perdita del [mio] bambino [a causa dell'osteoporosi] mi spinse a tentare il suicidio per la quinta volta. Michael Capps, Corpo dei trasporti, 19 luglio 2004. Una volta tornato nel Regno Unito, mi fu detto che tutti quelli che mi avevano conosciuto in precedenza avevano notato un grande cambiamento in me. Ero diventato molto scontroso, umorale, non volevo stare in compagnia di amici, nemmeno a casa mia. La mia forma fisica cominciò a deperire. Facevo più fatica a fare sport… . Ecco una lista di alcuni dei miei problemi: artrite, stanchezza cronica, sindrome da intestino irritabile, grave disordine depressivo, generale disturbo mentale da ansia con paranoia, sindrome da stress post-traumatico, eruzioni cutanee, flashback (elicotteri che volano radente e stelle cadenti mi ricordano gli Scud e i Patriot); sudorazione notturna, perdita di libido, sperma urticante, leggera incontinenza. Giusto per puntualizzare - ho solo trentasei anni. Deborah Capps, moglie del veterano precedente, 19 luglio 2004. Ha tentato il suicidio in diverse occasioni e ha pianificato nei dettagli come si toglierà la vita in futuro… Al momento prende sette medicinali diversi, per un totale di 29 pastiglie al giorno; la terapia cambia di continuo e a volte ne prende di più. Non può essere lasciato solo perché è un pericolo per se stesso. Soffre di perdite di conoscenza e spesso non sa cosa sta facendo. Per queste invalidità non può lavorare… . I problemi di Mike hanno avuto in passato conseguenze molto negative sul nostro rapporto, soprattutto a causa della sua incapacità di provare qualsiasi emozione. A volte il dettaglio più insignificante può scatenare la sua ira. Ha distrutto numerose cose in casa, dalle tazze alle porte scardinate a pugni … Questo, insieme alla costante diminuzione della sua libido e alla paura dell’eiaculazione, che causa un’intensa e dolorosa sensazione di bruciore, ha reso la nostra vita sessuale pressoché inesistente… Mio marito era un padre di famiglia amorevole e premuroso, sempre pronto a ridere, spesso l’anima di una festa; oggi è un agorafobico chiuso in casa che non si cura, e non può prendersi cura, della propria vita o di quella della sua famiglia. Pensa che staremmo tutti meglio senza di lui. È un giovane intrappolato nel corpo di un vecchio infermo... Venire qui, oggi, gli è costato un grandissimo sforzo... [Speriamo che la Sindrome della Guerra del Golfo] venga riconosciuta, soprattutto per i nostri figli. Adesso quello che conta è il futuro e, come ho detto, che questa condizione sia riconosciuta. Non dobbiamo dover lottare sempre per ottenere i sussidi che riceviamo. Hakim Tella, Artiglieria, 19 luglio 2004. Ci venne ordinato di formare un’unica fila e quindi i medici ci vaccinarono... Incominciai a soffrire di dolori lombari, mancanza di appetito, intestino irritabile, dolore alle articolazioni e al torace. Con la cessazione del servizio questi sintomi divennero più gravi e frequenti. Se ne svilupparono anche altri, come palpitazioni, stanchezza fisica generale, articolazioni che scricchiolano, sudorazione notturna e spasmi muscolari... Braccia, ginocchia, ogni parte del mio corpo, quasi ogni articolazione, scricchiola. Fa veramente male, specialmente al mattino quando mi alzo… Gli sbalzi di umore hanno distrutto la mia famiglia... . Prima di andar via dall’esercito – e questa fu una delle ragioni che hanno portato al mio esonero – avevo dei colpi in canna nell’arma d’ordinanza. Mi vennero tolti durante il servizio di guardia dal mio ufficiale in comando, che notò che qualcosa non andava. Mark McGreevy, Segnalatore, 19 luglio 2004. Ricordo di non essere riuscito a fare un BFT di tre miglia a pochi mesi dal rientro dal Golfo e che avevo difficoltà respiratorie e dispnea; mi recai dall’ufficiale medico e quindi presi parte a un programma di riabilitazione fisica insieme con almeno altri dieci soldati che non avevano terminato il percorso. Da allora, negli anni, ho imparato che qualsiasi raffreddore ricorrente comporterà un’infezione polmonare … Ho sofferto di astenia, stanchezza e mal di testa... Sono stato visitato dal dott. Chauhan il quale è convinto che la mia malattia, i sintomi di infezioni ricorrenti, la CFS (sindrome da stanchezza cronica) e le condizioni definite come malesseri e ipertensione siano una conseguenza del mio servizio nella guerra del Golfo. Di recente sono stato visitato anche dalla dott.ssa Myhill, specialista in CSF e disturbi del sistema immunitario. È convinta che i miei malesseri siano attribuibili alle esposizioni durante la Guerra del Golfo e che il mio intero sistema e metabolismo siano stati compromessi … La mia più grande preoccupazione riguarda la respirazione, i problemi respiratori … Fatica. Anche dopo solo quattro ore [di lavoro], tornavo a casa da mia moglie e dai miei due figli completamente esausto... Al mattino mi sento un trentacinquenne e di notte è come se avessi il doppio degli anni... DOTT. JONES: Che mi dice del viaggio a Londra? Le è costato un grande sforzo? R. Sì. Carol Avison, vedova di un militare in servizio permanente per 24 anni “[che] cominciò come soldato semplice e fece carriera sino al grado di maggiore”, 19 luglio 2004. Il 19 gennaio, mentre si trovava laggiù, sviluppò una specie di polmonite, fotofobia e altre cose simili e fu curato mentre era là. Gli venne diagnosticata una polmonite bronchiale, così cominciarono con gli antibiotici... Una mattina, era strano, qualcosa non andava con i suoi occhi – uno guardava in alto e l’altro verso il basso; non vedeva niente e pensarono che avesse un tumore al cervello... Dagli esami emerse che era affetto da neuropatia… Mi fu spiegato che la degenerazione delle cellule cerebrali era maggiore della loro generazione e che non si poteva intervenire in alcun modo. Immergeva le mani nell’acqua bollente senza accorgersene. Per lui non c’era differenza, fino a che non gli si diceva “hai delle vesciche sulle mani”. Alvin Pritchard, Dragoni della Regina, 19 luglio 2004. Da tredici anni non sono in grado di lavorare e mi è stato detto che non lavorerò mai più… Avevo un impiego come autista per la consegna di frutta, ma è durato un solo giorno. Il secondo giorno non mi sono presentato, per il semplice fatto che non ce la facevo... Per questi problemi ho fatto dentro e fuori dagli istituti psichiatrici negli ultimi tredici anni. Louisa Graham, vedova di un veterano, 19 luglio 2004. Vorrei raccontarvi di mio marito che purtroppo si è suicidato nel 2002. Aveva alle spalle ventuno anni di servizio nell’esercito e aveva preso parte a numerosi interventi in tutto il mondo prima di partire per la guerra del Golfo. Eravamo sposati da ventitré anni, quindi non era per niente una novità... Era atletico, attivo, correva e andava in bicicletta, praticava windsurf e surf, prestava servizio da molti anni, aveva ricevuto una medaglia per buona condotta, non aveva mai avuto problemi, era una persona molto socievole. Al suo rientro dal Golfo, era molto taciturno e in poco tempo cominciò ad avere dei problemi. Aveva difficoltà ad articolare le parole e ben presto cominciò a esprimersi in maniera confusa, senza mai migliorare. Incominciò ad avere difficoltà di memoria, incubi, si svegliava nel cuore della notte sudando così tanto che dovevamo cambiare le lenzuola e alla fine decidemmo di dormire separati per un po’ – nella stessa camera, ma in letti diversi – perché di notte si svegliava sudato fradicio. Di giorno soffriva di flashback e giramenti di testa - IL PRESIDENTE: Cosa intende per ‘flashback’? R. Ecco, a volte era quasi come se avesse degli incubi da sveglio. Improvvisamente in lui si scatenava qualcosa e cominciava letteralmente a prendersi la testa tra le mani e a urlare “Non ce la faccio più. Arrivano, arrivano di nuovo” e in particolare, quando incominciò la seconda guerra nel Golfo, questo divenne sempre più frequente. Soffriva di occasionali perdite di conoscenza... Soffriva anche di inspiegabili perdite di sangue rettali… Distrusse la casa e il giardino. Spruzzò di vernice ogni parete, il pavimento, il soffitto, sparse varechina ovunque, ridusse in pezzi il mobilio, prese tutto quello che poteva rimuovere da casa, lo portò in giardino e gli dette fuoco. Sparse diserbante per tutto il giardino, che sino ad allora era stato il suo orgoglio, la sua gioia e un vero rifugio, e lo distrusse completamente … Per la maggior parte del tempo sembrava che fosse all'avanguardia dell'azione militare, e in una particolare occasione andò giù per una strada chiamata Basra Strip (Striscia di Bassora), che poco tempo prima era stata bombardata e per la quale provava un assoluto orrore perché diceva che vi si trovavano dei corpi letteralmente in fiamme. Come ho detto, era un uomo molto premuroso e di sicuro una cosa che veramente lo scosse fu vedere i bambini. Fu di certo tra i primi ad andare in Kuwait. Scrisse dei pozzi di petrolio in fiamme e scattò delle fotografie, come quella che fece mentre si trovava presso i pozzi che bruciavano: non riusciva a capacitarsi della distruzione che stava avvenendo e che gli pesava enormemente. Una volta tornato, nel giro di pochi mesi non ne parlò più. Non ne avrebbe parlato mai più… SIR MICHAEL DAVIES: Quanti anni aveva all’epoca della morte? R. Quarantotto. Adrian Willson, RAF, 19 luglio 2004. Furono i piloti con cui volavo che incominciarono a farmi rapporto per tutti gli errori e le omissioni in volo. Sommato a un’intera serie di incidenti automobilistici, l’aviazione alla fine mi lasciò a terra e mi impedì di volare... Fui allontanato dall’aviazione per esuberanza di personale, anche se erano a corto di ingegneri aeronautici. Non si trattò di un esonero per motivi medici... Scoprirono che ero privo del rene sinistro. Mentre mi trovavo al St Thomas's Hospital, il radiologo che stava effettuando la TAC chiamò il suo collega e gli disse qualcosa come "Eccone un altro". Mi spiegarono che stavano vedendo molti veterani con problemi renali. Chiesi loro che cosa avrei dovuto fare in seguito e, molto correttamente, mi risposero che non spettava a loro discutere con i pazienti, ma mi suggerirono di sottopormi a un esame interno per verificare la presenza dei due condotti che portano alla vescica, che indicano l’esistenza di due reni. Mi scontrai con il rifiuto del MAP, secondo il quale questo non era necessario. L’unica ulteriore indagine a cui fui sottoposto fu un’IVU, durante la quale mi venne iniettata una sostanza per procedere all’esame con i raggi x, dal quale risultò chiaramente la presenza del rene destro ma un buco nero dove avrebbe dovuto trovarsi quello sinistro. Nella sua relazione il medico dichiarò che probabilmente si trattava di una malformazione congenita... Nel 2000 lessi in un numero di Sandy Times (il bollettino dell’Associazione dei Veterani del Golfo) una lettera scritta da una donna, Sylvia McCormack. Sosteneva che l’MPA aveva diagnosticato al suo compagno una malformazione congenita ai reni, ma che ora era in cura presso un altro specialista che affermava che non poteva in alcun modo trattarsi di questo. Uno dei suoi reni era della misura di un feto di cinque mesi e lui aveva eseguito 2.500 lanci col paracadute che avrebbero dovuto ucciderlo con un rene in quelle condizioni. Allora la contattai e mi disse che già più di cento altri veterani avevano fatto altrettanto, dicendo che l’MPA aveva diagnosticato loro delle malformazioni congenite ai reni… Quando mi siedo provo dei fortissimi dolori alla schiena. Ogni volta che resto in piedi per più ore faccio fatica anche a camminare. Ho dolori così forti alle gambe e alle articolazioni che tutto il corpo ne soffre e cado in confusione. Faccio molti errori… ho perdite di conoscenza. Ci sono momenti in cui improvvisamente mi risveglio da uno stato di trance. Non so dove mi trovo, non so cos’ho fatto quel giorno, non so cosa devo fare... Non ricordo cosa ho fatto al mattino. Le persone mi incontrano, mi parlano e io non ricordo di aver avuto delle conversazioni e per la mancanza di memoria confondo molte delle cose che faccio… Ci sono giorni in cui mi sento molto sicuro di me, giorni in cui tutto va bene, tutto fila liscio e penso che dovrei avere un lavoro decente e poi ho queste perdite di conoscenza quando sono sotto pressione, quando cerco di fare e faccio troppo in una volta sola, e allora perdo la testa e mi infurio. Dott. Nigel Humphrey Graveston, Presidente della National Gulf Veterans and Families Association (Associazione Nazionale dei Veterani del Golfo e delle loro Famiglie) Ospedale RAMC, Campo 33 presso Al Jubail, Arabia Saudita. Anestesista nell’esercito, 19 luglio 2004. Soffrivo di ansia, caddi in una leggera depressione ed ero un po’ preoccupato per il mio stato di salute generale... Ricevetti una telefonata dal fratello di un mio caro amico, il mio migliore amico, che mi informava si era suicidato dopo essere caduto in una profonda depressione. Aveva servito nella guerra del Golfo con il General Hospital 205 a Riyadh... L’infermiera di turno mi misurò la pressione e la trovò estremamente alta. Credo che la minima fosse più di centoventi... Quando venne il giorno di tornare al lavoro, non riuscii ad andarci. Ero bloccato e molto ansioso... Mi feci nuovamente visitare dal mio medico di base che mi diagnosticò ansia e depressione. Cominciai le cure del caso e alla fine tornai a lavorare dopo un periodo di assenza di cinque mesi... Lavorai per tutto l’anno successivo, ma tendevo a prendermi molti brevi permessi per malattia. Tuttavia, nel corso di questo periodo la necessità di antidepressivi si era intensificata così come la terapia contro l'ipertensione. Nella primavera del 2002 ero di nuovo in malattia… Avevo difficoltà di memoria e di concentrazione, soffrivo di irritabilità e di attacchi di panico... Mi divenne chiaro all’epoca che la mia carriera di anestesista era finita… IL PRESIDENTE: Alcuni veterani descrivevano i sintomi primari come qualcosa simile ad asma, difficoltà di respirazione, altri parlavano di sintomi muscolari – soffrivano di dolori alla schiena o alle articolazioni. Secondo la teoria del dott. Haley, tutto questo potrebbe essere causato da un danno cerebrale? R. Sì. Lisa Mates. Dalla sua testimonianza scritta durante l’inchiesta su suo fratello, Paul Carr, morto nell'agosto 1997, 19 luglio 2004. Ci disse che gli erano state somministrate un miscuglio di medicine, inclusa un’iniezione contro l'antrace e pillole contro il gas nervino... Quando Paul lasciò l’esercito, i suoi sbalzi d'umore erano motivo di grande turbamento in famiglia. Era molto agitato e dava in escandescenze al minimo pretesto, il che non era davvero da lui. Paul mostrò i primi sintomi della malattia circa nove mesi dopo aver lasciato l’esercito. Cominciò con delle eruzioni sul corpo di lieve entità, poi iniziarono le convulsioni... Il medico disse ai nostri genitori che Paul aveva un disturbo a livello cerebrale, che era meglio lasciarlo stare. Paul fu ricoverato all’ospedale di Monsall per oltre sei mesi, con il corpo coperto da eruzioni cutanee, e ad un certo punto arrivò a perdere il 50% della pelle, secondo i medici a causa di una forma allergica sconosciuta. Paul fu colpito a più riprese da diverse eruzioni cutanee negli anni successivi e le convulsioni divennero sempre più frequenti. Fu sottoposto a cure mediche per questi attacchi, e gli furono somministrati degli steroidi per le eruzioni di natura sconosciuta, e a causa degli steroidi Paul cominciò ad avere problemi alle ossa. Incominciò a zoppicare... Gli fu diagnosticato un tumore al cervello e si sottopose a radioterapia. Secondo i medici l'aveva da circa due anni. La radioterapia non servì a niente, quindi Paul passò alla chemioterapia. Il suo medico gli disse che non era rimasto molto altro da fare e gli diede ancora tra i sei e i dodici mesi di vita. Raymond Bristow, maresciallo capo tecnico sul campo e tecnico medico in combattimento, Class 1, 19 luglio 2004. Nel 2002 fui esaminato dal Professor Albrecht Schott per identificare eventuali aberrazioni cromosomiche, i principali danni biologici causati dall’uranio impoverito. I miei risultati mostrarono i più alti livelli di danni tra tutti coloro che si erano sottoposti all’esame... Nel 2002 i miei valori mostravano un danno biologico di tre volte superiore a quello dei pompieri che intervennero durante il disastro di Chernobyl, e loro vennero esaminati subito dopo il disastro, non 11 anni dopo… Ho problemi di memoria... Ho perso parte dell’udito, vedo doppio, ho perso la vista periferica, soffro di attacchi di sete eccessiva, faccio fatica a respirare e a concentrarmi, ho la pressione alta, ho dolori ai muscoli e alle articolazioni che vengono definiti fibromialgia... Ho dovuto smettere di guidare per concentrazione insufficiente. Oh, e un’altra cosa di cui soffro sono le convulsioni e la perdita di conoscenza e i movimenti involontari... mi è stato diagnosticato un linfoma. In seguito la diagnosi è stata ridimensionata a gammopatia monoclonale di origine indeterminata... Mi sono rivolto al dott. Chris Busby, che fa parte del Government’s Depleted Uranium Oversight Board (Autorità Nazionale di Vigilanza sull’Uranio Impoverito). Parte della sua risposta è stata: “Le è stata somministrata una dose massiccia di radiazioni ionizzanti. Dosi simili possono comportare gravi danni biologici e clinici. Sembra quindi che lei porti in sé del materiale che continua a causare questo danno cromosomico, sin dalla prima esposizione alle radiazioni. "Per come la vedo io, si può trattare solo di particelle insolubili di uranio impoverito che il suo corpo trattiene, in seguito alla sua esposizione durante la Guerra del Golfo del 1991. Questo viene confermato dalle misurazioni effettuate dall’Uranium Medical Project e pubblicate il 15 marzo 2000, che provavano la presenza di uranio impoverito in quantità misurabili nelle sue urine”... Cito dal sito dell’Imperial Cancer Research: “La gammopatia monoclonale di origine indeterminata (MGUS) è una condizione correlata al mieloma. La MGUS, come il mieloma, colpisce soprattutto gli ultrasettantenni. Cause: La sola associazione comprovata è con le radiazioni… Tra i sopravvissuti della bomba atomica il rischio relativo di sviluppare un mieloma aumentarono con l’esposizione alle radiazioni.” Al momento della diagnosi avevo 42 anni... Quando sto fuori a lungo uso una sedia a rotelle per sostenere il collo, soprattutto se devo percorrere lunghe distanze… Tutti gli amici che ho conosciuto nel Golfo sono malati o morti. Il mio miglior amico, con cui ho legato moltissimo - ci controllavamo l’uno con l'altro la maschera antigas - fu uno dei primi a suicidarsi al suo ritorno. IL PRESIDENTE: Come si chiamava? (Pausa) [il testimone scoppia in lacrime]. Le sfugge al momento. Non importa. Sig. Bristow, ancora una volta, le siamo davvero grati per il suo contributo. Mi dispiace di averle chiesto il nome dell’amico in modo così brusco. DR JONES: Forse può includerlo tra gli altri documenti che invierà al nostro segretario. IL PRESIDENTE: Ad ogni modo, era uno di diversi suoi amici che non sono più tra noi o sono ancora malati. Grazie infinit R. [Si chiamava] Mick Charman. Janet Mary Calvert, moglie di un meteorologo della RAF, ora colpito da demenza, 19 luglio 2004. Aveva disturbi alla memoria e non ricordava bene le cose…pensava potessero essere le pillole contro il gas nervino, e forse le iniezioni somministrategli prima della guerra... Cominciò a sentire un formicolio in tutto il corpo, e, alla fine, nel marzo 2000 ebbe il primo attacco epilettico... Non riusciva più a lavorare, era impossibile – non riusciva a concentrarsi. Non si ricordava le cose… Il suo intero sistema nervoso sembrava essere stato colpito in un modo o nell’altro. Quando aveva questi formicolii dicevano che gli attraversavano tutto il corpo, e sudava tutto e diventava grigio, e rimaneva in queste condizioni per un po’ di tempo. In quel momento non stava facendo niente, stava per lo più seduto, non è che fosse impegnato in un’attività stressante. Gli veniva così, dal nulla. Kenneth Ingermals, che lavorava con il marito della sig.ra Calvert al Comando RAF, 19 luglio 2004. Nell’arco delle 24 ore gli furono somministrati quello che egli definì un’intera gamma di vaccini, compreso quello contro l’antrace. Per quanto ne so, non furono registrati nei suoi documenti militari. Gliene fecero alcuni al pomeriggio, altri il mattino successivo. Diceva… sempre che aveva preso le pillole contro il gas nervino. Mi ero reso conto molto, molto velocemente, che gli risultava sempre più difficile portare a termine il lavoro che gli veniva affidato. Andrew Hazard, Genieri, 19 luglio 2004. Non riuscivo a tenermi un lavoro. IL PRESIDENTE: Qual era la difficoltà di mantenere un lavoro? R. Non riuscivo a concentrarmi. La mia memoria stava peggiorando. Dimenticavo delle cose. Ricevevo una pensione di guerra del 30% per la fibromialgia, la sindrome dell’intestino irritabile, disturbi depressivi... Ho dei problemi alla schiena – due vertebre fuse, dischi che continuano a uscire; ho l’artrite alle ginocchia. Countess of Mar, 21 luglio 2004. Ho avuto contatti con un’infinità di contadini, più di 500. Ho riconosciuto alcuni dei sintomi di cui parlano i veterani del Golfo: sono molto simili ai sintomi del sheep dip [forse una disinfestazione della lana delle pecore. N.d.R]. Uno dei miei contatti affetto da questi sintomi era in contatto con un pilota della RAF che aveva la sensazione che fossero in qualche modo correlati alle vaccinazioni - che c’era qualcosa di sbagliato. Il [sintomo] principale era la fatica cronica. Non si tratta di una forma ordinaria di affaticamento, è una sensazione di travolgente fatica muscolare. Quando fai uno sforzo fisico provi questa tremenda fatica. Dolori ai muscoli, alle articolazioni, persino alle ossa, a livelli atroci. Partorire non è nulla in confronto, glielo dico io, che ho provato tutte e due le cose. E poi ci sono i cosiddetti disturbi neuro-psicologici… Sei soggetto a tremendi sbalzi d’umore, non riesci a concentrarti. Cercavo di leggere un paragrafo una, due, dieci volte, senza che riuscisse ad entrarmi in testa. Disturbi alla vista, che era diventata sfocata. E poi i problemi definiti sintomi autonomici, il sistema digerente scombussolato, incontinenza della vescica. Diversi contadini avevano lamentato dolori al torace ed avevano sviluppato disturbi cardiaci, e in effetti anch’io come loro … IL PRESIDENTE: Quando si manifestarono questi sintomi? R. Circa tre settimane dopo essere stata esposta allo sheep dip… sono stata male per cinque o sei anni… Ci dicono che è tutto nella nostra testa; ma non è così in realtà. Penso di essere guarita solo perché sono stata in grado di pagarmi le cure… La gente non ha esaminato i cervelli di queste persone. L’unico che l’ha fatto è Haley in America, e ha riscontrato differenze notevoli. Ha preso due gemelli identici, uno solo dei quali era stato nel Golfo, e scoprì che i loro cervelli erano diversi. Paul Tyler, Parlamentare, 21 luglio 2004. Il British Medical Journal ha pubblicato i dati relativi ad una ricerca medica intitolata Study of the Reproductive Health of UK Gulf War Veterans and the Health of Their Children (Studio della salute riproduttiva dei veterani della Guerra del Golfo del Regno Unito e della salute dei loro figli), parte di un progetto di notevoli dimensioni portato avanti dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine. Tali risultati hanno dimostrato che sembrerebbe esserci – anche se ovviamente resta sempre una piccola percentuale di dubbio - “una stretta correlazione tra il loro servizio durante le operazioni del 1991 e i successivi problemi di infertilità.” Michael Barber, Corpo dei trasporti, 21 luglio 2004. Dal punto di vista della salute, ero soggetto a mal di testa e stanchezza, ma era più uno stato mentale, credo, perché cominciavo a sentirmi depresso. Non vedevo l’ora di tornare a casa, eppure appena tornato – c’ero da una settimana, direttamente in licenza, e mi misi a bere davvero pesante… Ho perso interesse in tutto... Ho lasciato l’esercito ed ho lavorato per dieci anni. Il mio primo lavoro è stato in un'azienda - guidavo, ma cominciai ad avere colpi di sonno in continuazione, in autostrada - mi spaventai. Mi dovevo sempre fermare a dormire a causa della stanchezza… Tornavo dal lavoro, dormivo e poi tornavo direttamente a lavoro. E dormivo anche la notte. Ogni volta che c'era una pausa di notte mi addormentavo anche allora. Dormivo tutto il giorno e mi addormentavo di nuovo la notte... ho tentato di suicidarmi... sono crollato e mi sono risvegliato cinque settimane dopo in ospedale. Il mio sistema immunitario era totalmente fuori uso... IL PRESIDENTE: Che spiegazione le diedero i medici? R. I medici non sanno dirmi niente. Tutto quello che mi dicono è – si tratta di herpes simplex, e mi dicevano che una persona normale lo avrebbe sconfitto in poco tempo, ma, siccome il mio sistema immunitario non funzionava, aveva attaccato il fegato, i reni, e risalendo attraverso il fluido spinale ha raggiunto il cervello e mi ha causato una malattia cerebrale, l’encefalite… Adesso prendo pillole per la pressione, antidepressivi. Prendo pastiglie per proteggere lo stomaco. Prendo pillole di acido folico... Nessuno sa dirmi cosa mi sia successo. I miei medici non sanno spiegarmi cosa mi sia successo. Ho una figlia di dieci anni. Non mi sanno dire se mi succederà di nuovo. Più di ogni altra cosa, volevo ricevere delle risposte... SIG.RA BARBER: Quand’era in ospedale l'hanno messo in dialisi renale. DOTT JONES: Era dialisi renale? SIG.RA BARBER: Sì, ma mi hanno detto, dopo aver preso un campione dal suo fegato, che sicuramente non sarebbe sopravvissuto perché era una cosa così rara, quello che gli era successo. In realtà pensavano avesse l’HIV, perché era così raro che il suo sistema immunitario fosse tanto debole. Ma non aveva l’HIV. DOTT JONES: Da quando è guarito da quella malattia ha avuto difficoltà a proteggersi da altre infezioni? SIG. BARBER. I miei mal di testa sono peggiorati molto e praticamente da quando sono stato malato sono sempre stanco. Dormo per la maggior parte del tempo, sia di giorno che di notte, ma al momento non sto lavorando. Dolori e sofferenze. Ho preso un raffreddore a Natale, un banale raffreddore. Un tempo mi sarebbe passato in fretta, ma mi è rimasto addosso per un bel po’ di tempo. Geoffrey Brown, RAF, 21 luglio 2004. Ho cominciato ad avere disturbi alla memoria a breve termine e strani sbalzi d’umore, diventando aggressivo senza alcun motivo. Mia moglie mi confessò di aver notato che da un po' di tempo ero cambiato. Quando cominciai ad essere preso da crampi, formicolii agli arti e vampate di calore, avendo già letto le relazioni sulle malattie di altri veterani, mi resi conto che qualcosa non andava. IL PRESIDENTE: Qui ha scritto che il periodo peggiore è stato circa dal 1997 al 2001? R. Mia moglie ve lo può confermare... ero molto riluttante a comunicare i miei sintomi perché credevo che nessuno mi avrebbe ascoltato, e poi c’era il problema di essere lasciato a casa se veramente avessero scoperto qualcosa, e mi piaceva il lavoro che stavo facendo. Io sapevo che la mia brillante carriera sarebbe alla fine finita per il fatto che avevo lasciato il servizio nel 2000. Forse non dir nulla è stato poco professionale, ma mi piaceva quello che facevo e riuscivo a resistere, e penso di essere entrato in crisi durante gli anni in cui questo era diventato estremamente difficile. SIR MICHAEL DAVIES: Affaticamento cronico e cose simili? R. Gli sbalzi d’umore e i crampi, i formicolii diventarono molto forti. Non riuscivo proprio a guidare oltre la mezz’ora perché divenivano troppo intensi. Con le mani sul volante ed i piedi in posizione di guida per me era molto difficile. Non riuscivo a restare inginocchiato a lungo. Jason Bosworth, Commissariato Armi e Munizioni, 21 luglio 2004. Sono entrato nell’esercito da apprendista di bottega nel 1984 all’età di 16 anni - ero un soldato ragazzino. Ho servito durante il conflitto del Golfo nel 1991 ed in seguito mi sono ammalato di sindrome di fatica cronica... Alla fine fui congedato per ragioni mediche nel febbraio 2001, e fui giudicato non idoneo a qualsiasi forma di servizio nell’esercito. Anche mia moglie Alison, che non ha mai fatto parte dell'esercito, soffre adesso della sindrome della fatica cronica. Siamo entrambi risultati positivi ai test per l’infezione da micoplasmi lo scorso anno, su cui tornerò dopo. Entrambi godevamo di ottima salute prima della guerra del Golfo... Durante il Natale 1992 ho preso una specie di influenza. Pensavo mi fosse passata, ma non era così in realtà. Nel corso del 1993 diventai facile preda di virus e sempre più affaticato. Nell’ottobre 1993, a causa della fatica, fui obbligato ad abbandonare ogni tipo di sport. Dall’ottobre 1993 al gennaio 1994 fui ripetutamente colpito da tonsilliti e presi diversi cicli di antibiotici. Questo portò ad una tonsillectomia nel maggio 1994. Una precisazione importante: il capo dell’équipe medica che mi aveva operato venne a visitarmi il giorno successivo e mi disse che non aveva mai visto tonsille peggiori... Lavoravo appena tre ore al giorno, durò circa due anni, pure mansioni amministrative. Non potevo più occuparmi di montaggio o trasporto. Nell’arco degli ultimi otto anni, anche se sono riuscito a tornare al tempo pieno e le mie condizioni iniziali sono effettivamente migliorate, non sono comunque stato in grado, fisicamente, di svolgere la mia mansione di meccanico… E poi soffro di sbalzi d’umore, irritabilità, e di tutti i sintomi tipici della sindrome dell’affaticamento cronico: dolori muscolari, alle articolazioni, perdita della memoria a breve termine. Devo scrivere delle liste, o dimentico le cose. Ad esempio, se vado al negozio sotto casa per comprare quattro cose, capita che scenda e ne prenda solo due, perché ho dimenticato le altre due. Scarsa concentrazione, è proprio difficile restare focalizzato su qualcosa. E’ interessante quello che ha detto Geoff Brown poco fa; parlava di piccoli “grilletti” che fanno scattare qualcosa: boom, e sei partito. Posso essere lì fisicamente, tornare a casa dal lavoro di buonumore, non ho avuto una brutta giornata; okay, sono molto stanco; il lavoro mi stanca molto, ma se uno dei miei figli mi fa innervosire perdo totalmente il controllo per un nulla… Qualità della vita - non ne ho. Lavoro, vengo a casa, sono stanco, me la prendo coi ragazzi, ecco tutto. Praticamente lavoro e basta. Michael Roy Lingard, RAF, 21 luglio 2004. Dopo quasi 14 anni dal conflitto i miei ricordi di quei tempi si sono affievoliti, tranne per alcune immagini specifiche, odori e sensazioni che mi restano in mente e mi tormentano tutti i giorni. Queste immagini includono la carneficina a Bassora, lo sbarramento di artiglieria che ebbe luogo prima che penetrassimo, i pozzi di petrolio in fiamme che provocavano una nebbia intensa, e la sensazione di isolamento dovuta al fatto di stare con persone sconosciute e le strane procedure che seguivano… Al ritorno dal Golfo Persico il mio stato mentale era molto lontano da quello che avrebbe dovuto essere. Andavo nei pub per cercare una rissa, e se non la trovavo cercavo di provocarne una. Una sera per esempio, me la presi per dei commenti fatti dal padrone del pub e tirai un bicchiere contro la finestra. In un’altra occasione svenni perché qualcuno mi aveva quasi soffocato quando mi aveva messo il braccio attorno al collo per impedirmi di ammazzare un membro della RAF che mi aveva dato un pugno… Avevo sempre più dolori alle articolazioni dei piedi, delle mani e delle ginocchia... Avevo sviluppato un’eruzione cutanea sul collo, sul petto e il torso. Soffrivo di seri problemi di stomaco e, peggio di tutto, mia moglie subì un aborto spontaneo… Fui classificato come uno sfaticato, disordinato e un membro senza esperienza della squadra e subito fui preso in antipatia dal mio sottufficiale. Avevo sempre più difficoltà ad organizzarmi e ad affrontare situazioni del tutto normali. Soffrivo di depressione, di grande stress e di ansia, il che mi portò a un totale collasso mentale… Soffro di fatica cronica, il mio corpo è in perenne stato di stanchezza, non ho energia, sento pesantezza al petto, alle braccia e alle gambe e faccio molta fatica a muovermi . Mi sento come se il mio corpo stesse costantemente combattendo contro un virus o un’infezione. Nonostante la volontà, e pur provandoci con tutte le forze, non riesco a trovare motivazioni... Problemi gastrointestinali. Da quando siamo tornati dal Golfo il mio organismo ha sviluppato un’intolleranza cronica agli alimenti e ai medicinali. Il che mi porta a soffrire di diarrea grave, crampi allo stomaco e sintomi influenzali. Questi sintomi si sono rivelati un problema grossissimo perché non riesco a prendere nessun farmaco per rimediare agli altri problemi… Depressione. Sento di aver perso tutti gli strumenti per affrontare la vita. Lo stato dei miei nervi è molto instabile e tremo senza controllo per nessuna ragione apparente. Ho la sensazione di essere costantemente malato di stomaco. Soffro regolarmente di esaurimento e in quei momenti la sola cosa che ho voglia di fare è mettermi in un angolo e piangere. A causa di tutto ciò cerco spesso di farmi male sbattendo ripetutamente la testa contro il muro. Non voglio continuare a vivere. Dolori alle articolazioni. Soffro di dolori terribili alle ginocchia, al collo, ai piedi, alle mani, alle caviglie e ai gomiti. Mi scricchiolano le articolazioni e fanno continuamente rumori come di carne che si strappa. I dolori non mi danno tregua, ho bisogno di muovere continuamente le articolarzioni. Il risultato è che non riesco a camminare, a scrivere, a girare la maniglia di una porta, ad aprire un rubinetto, ecc. Mancanza di sonno. Il sonno ha un ruolo molto importante nella mia vita. Sono sempre conscio di quanto dormo. Tuttavia dormo davvero poco e non riesco a trovare riposo (Pausa) [il testimone scoppia a piangere]. IL PRESIDENTE: Sarei Iieto di leggere la sua testimonianza per lei. R. Vorrei leggerla io, per piacere. IL PRESIDENTE: La prego, legga pure. R. Reazioni estreme a infezioni virali. Il mio organismo sembra aver perso la capacità di lottare anche contro semplici infezioni virali. Un banale raffreddore ha effetti devastanti nel mio organismo e dura diverse settimane. Perdita dell’udito. Sono diventato sordo ad entrambe le orecchie in maniera progressiva. Il problema si è manifestato durante il periodo delle infezioni e l'udito non è mai tornato quello che era. La perdita dell’udito aumentava ad ogni infezione. Tinnito auricolare. Soffro sempre di tinnito auricolare. È come se mi trovassi in un'uccelliera con centinaia di uccelli cinguettanti. Basso flusso di sperma. Dopo diversi test è stato appurato che il mio flusso di sperma è molto basso e di conseguenza non posso avere figli. Ho una scarsa libido. Fotosensibilità. Qualsiasi tipo di luce intensa mi è intollerabile, compresa la luce del sole, i monitor e le luci dei computer ecc. Problemi rettali. Soffro di ragadi anali ed emorroidi e defeco sangue tutti i giorni. Concentrazione. Ero molto orgoglioso della mia capacità di organizzazione nei compiti di alta responsabilità. Tuttavia la cosa è degenerata fino ad un punto in cui ho grande difficoltà di concentrazione su più cose contemporaneamente. Il che mi porta ad uno sforzo di concentrazione innaturale, che verte sull'ossessivo, che non mi dà pace, e che mi rende impossibile rilassarmi. L’ossessione su un particolare soggetto non mi fa pensare ad altro. L’incapacità di pensare a più cose mi porta a trascurare questioni importanti, e di conseguenza non riesco ad affrontare la pressione e soffro di incredibili tormenti mentali. Gengive sanguinanti. Da quando sono tornato dal Golfo le gengive mi sanguinano continuamente. Eruzioni cutanee. La pelle del collo, del petto e del torso è secca e squamosa. Questo la maggior parte del tempo. Sensibilità ai prodotti chimici. L’utilizzo di prodotti come deodoranti mi provoca gonfiori sotto le ascelle. Grumi di carne nel naso. Ne ho spesso. All’inizio si pensava fossero polipi, ma le analisi non ne hanno rilevato la presenza. Alla fine, tre mesi fa sono arrivato alla conclusione che la mia vita è diventata insopportabile. Avevo identificato la corda e il posto per impiccarmi. Non lavoravo da tre mesi e nonostante combatta ancora per la vita non mi sono ancora impiccato. Gerard Davey, RAF, 21 luglio 2004. Negli anni successivi [alla vaccinazione e alla fumigazione] la mia salute è sempre peggiorata. Nel 1995, 1996, 1997 e 1998 la situazione è peggiorata ulteriormente. Era come se avessi momenti di profonda disperazione fisica e mentale e, seppur lentamente, sono riuscito almeno in parte a venirne fuori. Ma gli anni tra il 1995 e il 1998 sono stati i peggiori… Non lavoravo da tre mesi, alla fine del 1997 e inizio del 1998, stavo davvero male e lavoravo solo tre o quattro ore al giorno e dopo circa 18 mesi o due anni ripresi a lavorare a tempo pieno, il mio matrimonio fallì... Come ha detto il signore prima, andavo al lavoro, tornavo a casa e crollavo. Stavo a letto, mettevo un po’ di musica e non riuscivo a fare altro. Non potevo dormire, stavo disteso sul letto. Per due anni non ho dormito, stavo là disteso. Non riuscivo a trovare riposo... Un rumore all’esterno mi provoca flashback. Sono ipersensibile al rumore. Incubi, fatica cronica. La stanchezza domina su tutto, sono talmente stanco che sarò completamente distrutto quando tornerò a casa stasera, ma oggi dovevo farlo. Dafydd Alun Jones. Consulente psichiatrico in cliniche specializzate per ex-soldati, 27 luglio 2004. So per esempio di uomini tornati dal Golfo che non riescono ad andare a un barbecue perché l’odore di carne bruciata li riporta a Bassora e li sconvolge… A Coventry ho conosciuto un veterano del Golfo che era stato accusato di aver rotto le finestre nel dipartimento di polizia della città. Rompeva le finestre e urlava “Venite fuori bastardi iracheni”. La madre mi disse in seguito “Sa, non era a Coventry, era nel Golfo”... Ho conosciuto un giovane che mi disse che in Scozia c’erano molti veterani che non avevano nessuno con cui parlare e mi chiese se avrei creato una clinica per loro. La prima volta che andai lì, trovai una ventina di uomini, e guardandomi intorno fui colpito dal fatto che la metà di loro girava con il bastone. Si trattava di giovani che avevano corso per giorni e giorni per il reggimento o avevano fatto incontri di box, e adesso usavano il bastone. Dott. Derek Hall, personale medico della RAF, 27 luglio 2004. Sei settimane più tardi una mattina fui allarmato perché non avevo più la visione centrale. Mi spaventai perché pensavo di avere un melanoma maligno... In ogni caso non risultò maligno, si trattava di una lesione benigna… Successivamente mi resi conto che i miei processi mentali non funzionavano bene. La cosa venne commentata dai comandanti in seconda ma nessuno ne fece parola con me. Non ci si scambiava mai una parola amichevole, né ci fu mai un invito a parlare - niente di niente. In seguito presi una forma rara di polmonite, artrite reumatoide, calcoli renali, insufficienza renale, in un’occasione insufficienza epatica, anemia cronica resistente ai farmaci. La lista potrebbe continuare. La forma del mio corpo cambiò: le mani e i piedi diventarono più grandi, la forma della mandibola cambiò, la mascella cambiò, dovetti cambiare la misura del mio berretto. Le ossa dovrebbero smettere di crescere a 25 anni e io a 43 avevo uno scheletro in espansione. La misura del mio berretto che per 25 anni era stata sette e un quarto, improvvisamente diventò più grande, la misura dei guanti per le operazioni che era sette passò a otto e mezzo, il numero di scarpe passò da otto a dieci e mezzo, la distanza da spalla a spalla aumentò. Sono praticamente in uno stato pre-leucemico. Dovrei iniziare la chemioterapia tra 48 ore… ho visto tanta gente nella fase iniziale, per dirla da profano, che sembrava come bruciata dal sole…ma le bruciature non guarivano. La pelle gli restò disidratata per mesi… Ancora oggi non so se soffrissero di tossicità dovuta a radiazioni ionizzanti o altro, ma so di aver visto persone con strani sintomi che non riesco a spiegare… Ho visto persone con disturbi neurologici inspiegabili… Ero un appassionato ed esperto di parole crociate. Non riesco a utilizzare completamente il mio cervello – è quasi come se avessi dimenticato una lingua… Sto peggiorando. C’è stato una svolta significativa dal dicembre 2002. Peggiorai ancora alla fine di ottobre dello scorso anno. All’inizio di ottobre ero ancora capace di lavare la macchina, da novembre non ci riesco più. In termini di mobilità, dal marzo di quest’anno ho avuto grosse difficoltà a camminare e l’unica ragione che mi ha spinto ad attraversare la strada oggi è che ho preso una grande quantità di steroidi. Malcolm Hooper, Professore emerito di medicina chirurgica all’università di Sunderland e consulente scientifico per i veterani della guerra del Golfo, 27 luglio 2004. Vorrei attirare la vostra attenzione sull’osteoporosi. Si tratta di una scoperta che giudico straordinaria. I giovani non sono affetti da osteoporosi. È un fenomeno che si verifica in uomini anziani e in donne in menopausa, ma ci sono ragazzi che soffrono di osteoporosi. Perché?... Una caratteristica molto frequente dei veterani della guerra del Golfo è che molti di loro soffrono di obesità della parte superiore del corpo e molti di loro hanno problemi sessuali. Hanno un basso livello di libido e disfunzioni di erezione. Sembra un fenomeno molto comune. Credo che ci sia un caso che riguardava solo i vaccini... e che induce una condizione autoimmune che danneggia l’ipofisi, e la conseguenza è l’osteoporosi, la depressione della crescita ormonale, e la calcificazione di ossa e denti - c'è anche un problema legato ai denti con questi ragazzi - e un altro è la distribuzione di grasso e muscoli, e quindi le gonadotrofine responsabili del controllo della libido e dell’erezione.E James Tuite III, consulente, ex assistente speciale del Presidente della Commissione senatoriale alle banche, alle abitazioni e agli affari urbani per la sicurezza nazionale e delle politiche di esportazione degli Stati Uniti, 2 agosto 2004 Il 26-32 per cento del totale dei veterani della guerra del Golfo del 1991 soffre di una serie di sintomi che includono fatica muscolare e dolori alle articolazioni, mal di testa, problemi cognitivi e gastrointestinali, molto più dei veterani che non hanno partecipato a questa guerra. In cifre questo vuol dire 180.000 - 220.000 dei 698.000 soldati che hanno combattuto nella prima guerra del Golfo... All’epoca non si conoscevano gli effetti iniziali dell’avvelenamento da organofosfati, la classe chimica in cui vengono classificati molti agenti nervosi e pesticidi, che non sono immediatamente debilitanti e/o mortali. Questi sintomi comprendono mal di testa, senso di fatica, irritazioni cutanee, perdita dell’appetito, vertigini, debolezza, nervosismo, nausea, traspirazione, diarrea, irritazioni oculari, insonnia, sete, mancanza di riposo, irritazione al naso e alla gola, perdita di peso, dolore alle articolazioni e cambiamenti d’umore. Questi sintomi sono stati riscontrati in molti veterani che abbiamo intervistato... Negli otto mesi successivi all’inchiesta del Banking Committee, oltre 1.000 veterani della guerra del Golfo hanno contattato personalmente l’ufficio del senatore Riegle. Oltre ai veterani degli Stati Uniti siamo stati contattati anche da veterani malati delle forze armate di Canada, Gran Bretagna e Australia che combatterono nel Golfo Persico e che sono affetti da questa sindrome disabilitante. Keith Rhodes, capo tecnologo dell’Ufficio per la trasparenza governativa degli Stati Uniti, 2 agosto 2004 Infine chi ha combattuto nel Golfo ha riportato dal 25 al 30 per cento di malattie in più rispetto agli altri che non c’erano. Su 700.000 soldati, i 100.000 ad aver contratto malattie rappresentano il 25-30 per cento in più rispetto a quello che abbiamo riscontrato negli altri posti... Nel complesso il genere di sintomi riscontrati nei diversi gruppi di veterani del Regno Unito e degli Stati Uniti sono straordinariamente simili, anche se i veterani in questi studi provenivano da paesi diversi e hanno combattuto in luoghi diversi dello scenario della guerra del Golfo. Non capiamo quali siano le interazioni e le molteplici sensibilità derivanti dall’esposizione a diversi prodotti chimici. Abbiamo grande difficoltà a provare a stabilire quali trattamenti applicare e come prepararci per il futuro. Dobbiamo capire meglio che possiamo: sono i molteplici vaccini a un tasso accelerato con coadiuvante a non essere normalmente accettabili? È il fatto di trovarsi in un ambiente in cui si respiravano grandi quantità di idrocarburi nell’atmosfera dovuti all’incendio di pozzi petroliferi? È l’utilizzo dei pesticidi? È perché i soldati portavano collari contro il fall out di armi chimiche? Robert W Haley, Professore di medicina e direttore della divisione di epidemiologia dell’Università del Texas, 2 agosto 2004. Ho parlato con alcune mogli dei veterani e mi hanno detto “è proprio un casino”. Una donna mi disse che, prima di partire per la guerra suo marito era un capetto, e adesso lavora nella stanza per la distribuzione della posta. Non hanno voluto licenziarlo perché è un eroe ma non può lavorare più lì perché non ce la fa… Sembra che ci sia una rete complessa di cause - nessuno lo mette in dubbio. La teoria più diffusa è che i bassi livelli di gas nervino, possibilmente combinato con pesticidi organofosfati, sono stati usati perché agivano in modo molto simile, e le pillole contro il gas nervino, i pesticidi, DEET - tutto questo insieme ha causato, in qualche modo, danni alle cellule cerebrali, soprattutto in soldati con scarso tasso di PON di tipo Q nel sangue… Il Veteran Affairs Department ha fatto uno studio in cui ha paragonato i soldati della guerra nel Golfo e gli altri che invece non vi parteciparono e hanno considerato tutte le sclerosi laterali amiotrofiche nei due gruppi. Hanno riscontrato le stesse cose, tranne che la situazione sta peggiorando. Andrew Mason, appaltatore civile di British Aerospace, 2 Agosto 2004. PRESIDENTE: Può descriverci i sintomi ora? Continuano a persistere? R. Si continuano. Sono uno che tende a sudare molto, lo sono da molti anni. Non dormo particolarmente bene e ho difficoltà a prendere sonno. Faccio fatica a svegliarmi perché non mi sento riposato dopo il sonno. Soffro di quelli che molti hanno definito dolori muscolari, ma direi che hanno più a che fare con lo sforzo fisico, e quando mi sforzo sto abbastanza male… L’evento fu talmente impressionante quando accadde - in quel posto tutto morì. Vivevo in un edificio della base aerospaziale britannica e poco dopo l’evento facevo delle camminate, ma tutto nelle vicinanze era morto. Gli uccelli al suolo, morti, le stelle di mare, morte sotto le rocce. C’era un gran numero di meduse sulla spiaggia, tutte morte. Tutto morì subito dopo l’evento e posso imputare questo unicamente all’esplosione del missile Scud. Dott. Pat Doyle, Scuola d’igiene e di medicina tropicale di Londra e capo del dipartimento di epidemiologia e salute pubblica, 10 agosto 2004 La questione posta dal Medical Research Council era la seguente: “I veterani del Golfo correvano un rischio maggiore in termini di salute e di riproduzione?" Il tasso di risposta è stato deludente, devo dire, nel senso che per gli uomini c’è stato in totale solo il 50 per cento di risposte... Per gli uomini, abbiamo avuto quasi 3.000 aborti spontanei registrati dagli uomini in azione nel Golfo e 1.500 aborti riportati dagli ERA [uomini non schierati] nel Golfo. In termini di percentuali risulta che, per quanto riguarda gli uomini del Golfo, fino al 18 per cento delle gravidanze è finita in un aborto, mentre per il gruppo di controllo, gli ERA, la percentuale è del 14 per cento... Sembra esserci un 40 per cento di eccesso... [Per] quanto riguarda le malformazioni congenite [la] differenza [va] da 5,2 per cento a 3,5 per cento. [Per l’infertilità] abbiamo trovato un 40 per cento di eccedenza: il sette per cento di uomini ha affermato di non essere riuscito a mettere incinta la loro compagna nonostante un anno di tentativi e di consulenze mediche, rispetto al cinque per cento dell’altro gruppo… Abbiamo trovato alcune prove del fatto che c'era un’alta proporzione di uomini del Golfo colpiti da infertilità con sperma anormale. Questa malattia viene chiamato teratospermia, ma sfortunatamente il numero era piuttosto ridotto e nonostante i nostri studi, non possiamo arrivare a conclusioni certe. IL PRESIDENTE: Capisco. È il numero di persone affette da teratospermia che è ridotto. R. Molto ridotto. È di circa sei nella guerra del Golfo. Era di 21 nei veterani del Golfo e sei in quelli che non vi parteciparono quindi si parla di uno scarso numero, ma non possiamo ignorarlo anche se i risultati non sono molto affidabili. La seconda parte di prove concerne le gravidanze generate dai veterani del Golfo che non hanno riportato problemi di infertilità. Quando abbiamo chiesto loro quanto tempo ci è voluto per arrivare ad una gravidanza, abbiamo riscontrato che ci è voluto molto più tempo per i veterani che per gli ERA…Come ho detto nelle mie conclusioni abbiamo trovato associazioni tra aumento del rischio d aborto, strane malformazioni e infertilità, e penso che non debba aggiungere altro. Se volete chiamare questo un problema si, certo lo si può definire in questo modo… IL PRESIDENTE: Non ho il suo documento principale ma ho i comunicati. Quello che non viene detto qui, ma che sono sicuro venga detto lì è la proporzione di malattie tra veterani e resto della popolazione nell’insieme. Nel secondo paragrafo dell’articolo lei dice semplicemente che i veterani della guerra del Golfo avevano più probabilità di riscontrare cambiamenti di umore, perdita di memoria, mancanza di concentrazione ecc. Qual è la percentuale effettiva? C’è nel suo studio? R. Si c’è ed è del 2,7. Questo per tutte le cose. Uno o più nuovi sintomi era del 60,7 per cento nel Golfo contro il 36,7 per cento per quelli che non furono coinvolti nella guerra. |