RIFIUTARSI DI UCCIDERE NON È REATO

www.refusingtokill.net     AGGIORNAMENTO GIUGNO 2009

I REFUSENIKS RESISTONO E VINCONO
Watada - Niente corte marziale!

Il Ten. Ehren Watada non può essere riprocessato! Nel 2006 rifiutò di andare in Iraq rischiando sette anni di carcere. La corte marziale del 2008 fu annullata.  L’Esercito tentò di riprocessarlo, ma il 6 maggio il Ministero di Giustizia USA costrinse l’Esercito a lasciar cadere il caso. È una vittoria fondamentale, anche per la campagna internazionale di sostegno. I legali del Ten. Watada stanno facendo pressione perché venga subito congedato dall’Esercito: la causa dell’Esercito contro di lui è svanita. Vedi dettagli (in inglese) qui
 

Altri refusenik negli USA, in Canada e in Turchia hanno ottenuto vittorie significative:

  • Il curdo Halil Savda si dichiarò obiettore nel 2004, venne ripetutamente incarcerato e infine congedato dall’esercito turco nel 2008. Rischia ancora il carcere per aver sostenuto dei refusenik israeliani, ma è ancora libero. Intervista in The Guardian

  • L'obiettore turco Mehmet Bal è stato congedato dopo anni di rifiuto, prigione e torture.

  • Rifugiatasi in Canada nel 2007, la donna soldato USA, madre di quattro figli, Kimberley Rivera ha vinto il diritto ad appellarsi contro la deportazione imminente. L’udienza è il 12 luglio. Nello stesso periodo, il Parlamento Canadese ha adottato un’altra mozione in appoggio ai refusenik USA. Un altro refusenik, Joshua Key ha vinto una seconda udienza, dove ha presentato prove di violazioni della Convenzione di Ginevra durante le perquisizioni di case in Iraq.


Il Ten. Watada, il primo ufficiale a rifiutare la guerra in Iraq


Kimberley Rivera, la prima donna soldato USA a disertare in  Canada


      Halil Savda

Rifiuto e resistenza in Iraq


Hanaa Ibrahim

Hanaa Ibrahim (Associazione Volontà delle Donne in Iraq) ha dichiarato che nell’aprile 2004 una divisione di soldati iracheni ricevette l’ordine dagli USA di attaccare Fallujah. Invece spararono in aria come tributo alla resistenza e poi lasciarono la città.


Troy, e le sorelle Ebony e Martina, al centro della campagna

Rifiutarsi di essere uccisi

Una svolta nelle campagne contro la pena di morte e gli errori giudiziari negli USA: il 19 maggio ci sono state azioni in 80 città USA e altre 20 nel mondo per difendere Troy Davis. In carcere dal 1991, Troy esige che i testimoni che hanno ritrattato siano richiamati a testimoniare.  Leggete l'articolo di sua sorella Martina in The Guardian. La sospensione dell’esecuzione è scaduta e presto potrebbe essere fissata una nuova data (per la quarta volta!). Scrivete al Governatore della Georgia perché commuti la sua pena di morte e al District Attorney perché riapra il caso.

Mumia Abu Jamal

Osiris Abu Ameer

 

Giornalista noto in tutto il mondo e “voce di chi non ha voce”. Il suo processo del 1981 per l’uccisione di un poliziotto fu pervaso dal razzismo. Nel braccio della morte da più di 25 anni, la Corte Suprema gli ha recentemente negato un appello, contraddicendo tutti i precedenti. L’accusa esige la sua esecuzione. Scrivetegli.

 

Condannato nel 1991 per l’omicidio di un poliziotto e di una donna. Il suo processo fu segnato dalle intimidazioni della polizia, da un giudice parziale, una giuria corrotta e avvocati inetti. Sta lottando per provare la sua innocenza in un nuovo processo ed è in attesa della decisione del tribunale entro agosto. Il nuovo processo potrebbe farlo uscire dal braccio della morte. Scrivetegli.

 

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ISRAELE: Soldati e civili denunciano e rifiutano l’occupazione

TESTIMONIANZE DEI SOLDATI  

Oltre 1400 Palestinesi, tra cui 300 bambini, vennero uccisi durante i 22 giorni di offensiva militare a Gaza.  In marzo, il giornale israeliano Haaretz pubblicò i racconti dei soldati.  Uno rivelò: “Un comandante di una compagnia di 100 soldati vide una donna anziana che camminava giù per una strada... L’ufficiale la fece abbattere dai cecchini. Pensai che si trattasse di un omicidio a sangue freddo puro e semplice.”  (Fonte: Terra Viva)

SHMINISTIM

Giovanissime Israeliane/i che rifiutano di fare il militare. Leggete la loro lettera.
STOP PRESS:
Dopo essere state in prigione, in aprile Raz Bar-David Varon e Maya Yechieli Wind sono state esonerate dal servizio militare per motivi di salute e non rischiano più di essere di nuovo incarcerate.

Dei refusenik appoggiano l’appello palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele

“C’è gente che fa di tutto per porre fine a quest’occupazione... che invita il mondo a boicottare qualsiasi stato che opprima milioni di persone – qualsiasi stato razzista.”   Sahar Vardi, di 19 anni, "Shministim", donna obiettore di coscienza (Fonte: Yesh Gvul)


Neta Mishli

In carcere per 20 giorni dal 24 aprile, Neta Mishli potrebbe essere incarcerata ripetutamente. Scrivetele.
”Non sono disposta a far parte di un’organizzazione che commette crimini di guerra uccidendo dei civili.“

NEW PROFILE PERSEGUITATA DALLA POLIZIA

New Profile, un’organizzazione femminista, appoggia gli obiettori di coscienza in Iraele. Il 26 aprile ad alcuni dei suoi membri sono stati confiscati i computer, e loro sono stati convocati per essere interrogati, venendo rilasciati solo dopo aver firmato delle dichiarazioni dove si impegnavano a non contattare il loro amici politici per 30 giorni. Vedete quello che potete fare.  

 

Victor Agosto con attiviste pacifiste di Fort Worth

Il rifiuto dell’occupazione dell’Afghanistan
Altri soldati hanno rifiutato di andare in Afghanistan, dove l’occupazione non è meno da condannare che in Iraq.  Appoggiamo Victor Agosto, ll Serg. Travis Bishop, Dustin Che Stevens, Benji Lewis: hanno deciso di rischiare la prigione e restare a posto con la coscienza. (Fonte: Courage to resist)

I refusenik USA scrivono agli Shministim

Solidarizziamo con gli Shministim israeliani. Anche noi abbiamo rifiutato di partecipare ad atti ingiusti di aggressione militare, e molti di noi sono andati in prigione o vivono attualmente con la possibilità di andarci... La Guerra Globale contro il Terrore, come l’occupazione israeliana, è sostenuta dal razzismo e dalla disumanizzazione e fissa lo scenario per guerra e occupazione senza fine. Il coraggioso rifiuto dei nostri fratelli e sorelle in Israele a partecipare a queste politiche distruttive ci serve d'ispirazione.

Firmato da più di 25 resistenti militari USA che rifiutano di combattere in Iraq e Afghanistan.  

18 dicembre 2008 (Fonte: Courage to Resist)

Regno Unito - Soldi per i deputati non per le truppe
La nonna di Gordon Gentle, un soldato scozzese di 19 anni ucciso in Iraq, ha espresso la sua rabbia di fronte allo scandalo delle spese dei deputati.  Ha accusato i politici di non fornire equipaggiamento vitale alle truppe, che avrebbe potuto salvar la vita al nipote. Sua figlia, Rose Gentle, fa una campagna per riportare a casa le truppe. (Fonte: MFAW)


Pauline Graham

 

16simo processo per Lazaros! 
Il 31 marzo l’irriducibile obiettore di coscienza greco Lazaros Petromelidis, di 46 anni, è stato condannato a 18 mesi per insubordinazione.  La sentenza è stata sospesa fino all’udienza della Corte Suprema. (Fonte: Associazione Greca degli Obiettori di Coscienza)

WINTER SOLDIER EUROPE

Nel marzo 2008, Iraq Veterans Against the War organizzò a Washington Winter Soldier, una conferenza in cui i refusenik rivelarono quanto veramente succedeva in Iraq e Afghanistan. Da allora eventi simili hanno avuto luogo negli USA e il 16 marzo 2009 in Germania. Vedi le testimonianze qui, tra cui quella di André Shepherd – il primo veterano dell’Iraq a chiedere asilo in Europa.

Un soldato USA chiede asilo in Germania
Quando lo scorso novembre fece domanda di asilo, André Shepherd dichiarò: “Ho fatto domanda di asilo in Germania, dove i processi di Norimberga stabilirono che non si possono difendere le proprie azioni perché si sono eseguiti degli ordini.” (Fonte:  Connection e.V.)

Soldati contro la guerra! Investire nella cura della vita, non nella morte!

Senza soldati obbedienti non si possono fare le guerre. Una rete internazionale di refusenik – veterani contro la guerra, soldati in servizio, obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva, quelli che rivelano informazioni cruciali – e i loro sostenitori, donne & uomini, intralciano la macchina da guerra che ha distrutto le vite di così tanti di noi e le risorse di cui abbiamo bisogno per la cura della vita e per garantire la sopravvivenza umana e ambientale. Tenetevi in contatto con questo movimento che cresce. Iscrivetevi alla nostra mailing list.

Payday una rete di uomini che lavora con lo Sciopero Globale delle Donne

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