Payday Messaggio d’emergenza 4L’obiettore di coscienza gay turco Mehmet Tarhan al 28° giorno di sciopero della fame nella prigione militare |
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"Oggi alle 15 il sottufficiale Hilmi Savluk, accompagnato da altre tre o quattro guardie, mi ha detto che dovevo tagliarmi i capelli. Poi sette o otto persone usando la forza e la tortura mi hanno tagliato i capelli e la barba ma non sono riusciti a tagliarmi i baffi. Anche un mio amico [Ali Düler] dello stesso braccio ha subito il duro intervento delle guardie. Dopo la tortura del “taglio dei capelli” ho dolori alla testa, alle mani, al braccio sinistro perché ci sono montati sopra, al piede sinistro e ho ferite e lividi al braccio e sulle gambe. Non riesco a muovere il collo perché mi fanno male la faccia e il collo.”
Il Sig. Tarhan è in sciopero della fame da allora – un mese fa. Dite con urgenza alla autorità turche che appoggiate la sua protesta. (vedi sotto modello di lettera)
Informazioni generali: Nel 2001 il Sig. Tarhan ha dichiarato la sua totale obiezione di coscienza a tutte le guerre e a qualsiasi servizio alternativo al militare. Ha rifiutato di farsi congedare dall’esercito per la sua omosessualità, che le autorità turche considerano una malattia, dicendo che questa è “un’espressione del marcio del sistema militarista di per sé.”
Per riconoscere che un uomo è gay le “marce” autorità militari richiedono non solo un esame manuale da parte di medici ma anche una foto o un video di chi fa la domanda di esenzione mentre viene penetrato sessualmente. La persona che fa la domanda deve essere quella penetrata – chi penetra non viene classificato come gay dai militari.
Dall’8 aprile 2005 il Sig. Tarhan è detenuto nella prigione militare di Sivas. Il 10 agosto è stato condannato a quattro anni di prigione per due reati di “insubordinazione di fronte all’unità” (articolo 88 del Codice Militare Turco). Anche dopo avere scontato la condanna verrà rilasciato solo per finta, e comincerà un altro ciclo di detenzione, torture e processo. Il Sig. Tarhan è ricorso in appello contro la sentenza.
Non è la prima volta che il Sig. Tarhan subisce violenza in prigione: nel maggio 2005 venne picchiato da altri prigionieri incoraggiati dalle guardie. Dopo uno sciopero della fame di 28 giorni per protestare contro questo e altri abusi, il Sig. Tarhan ha vinto su molte delle sue rivendicazioni, tra cui il diritto di avere una cella per sé che ne assicuri l’incolumità. Tuttavia da allora le autorità della prigione lo hanno messo regolarmente in isolamento perché si rifiuta di comportarsi come un soldato e di obbedire ordini arbitrari e illegali.
Il Sig. Tarhan lotta per far riconoscere il suo diritto all’obiezione di coscienza ed è appoggiato da numerose organizzazioni per i diritti umani, di lesbiche e di gay, assieme ad altre organizzazioni. Payday e Wages Due Lesbians (Lesbiche per il Salario Dovuto) hanno organizzato una campagna in Europa e negli Stati Uniti per liberare il Sig. Tarhan.
wages due lesbians/Payday PO Box 287 London NW6 5QU England Tel 0207 482 2496 Fax 020 7209 4761
PO Box 11795, Philadelphia, Pennsylvania
19101, US Tel: (215) 848 1120 Fax (215) 848 1130
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MODELLO DI LETTERA · Prigione militare di Sivas: (+90) 346- 225 39 15 · Quartier Generale dell’esercito fax: (+90) 312 - 425 08 13 email: gnkur@tsk.mil.tr · Presidenza della Repubblica Turca fax: (+90) 312 427 13 30 email: cumhurbaskanligi@tccb.gov.tr · Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan fax: +90 312 417 0476 email: rte@akparti.org.tr · Ministro dell’Interno Abdulkadir Aksu fax: + 90 312 418 1795 email: aaksu@icisleri.gov.tr · Ministro delle Giustizia Cemil Çiçek fax: +90 312 419 3370 email: cemilcicek@adalet.gov.tr · Ambasciata turca in Italia turchia@turchia.it
Siamo indignati di apprendere che ancora una volta venerdì 30 settembre il Sig. Mehmet Tarhan, obiettore di coscienza totale, è stato aggredito dalle guardie della prigione militare di Sivas.
Nonostante la serietà delle sue ferite, il Sig. Tarhan è stato visto solo da dei medici militari che lo hanno “visitato” per 10 minuti e hanno deciso che non aveva niente. Il Sig. Tarhan è adesso in sciopero della fame ed esige di essere visitato da medici civili e che le guardie che lo hanno aggredito vengano denunciate. Sappiamo che l’avvocato del Sig. Tarhan ha incominciato un procedimento legale contro di loro. Un amico del Sig. Tarhan, il Sig. Ali Düler, è stato anche lui picchiato e ferito alla testa.
Esigiamo che permettiate con urgenza a dei medici civili di visitare il Sig. Tarhan, e che le guardie che hanno commesso questi atti illegali di violenza contro di lui e il Sig. Düler vengano denunciate. Consideriamo le autorità militari e civili responsabili per la sicurezza e la salute sia di Mehmet Tarhan che di Ali Düler.
Il Sig. Tarhan sta esercitando il suo diritto all’obiezione di coscienza ai sensi dell’Articolo 18 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR) di cui la Turchia è firmataria. E il Comitato dei Ministri agli Stati Membri del Consiglio d’Europa riguardante l’Obiezione di Coscienza al Servizio Militare Obbligatorio afferma che “Qualsiasi persona soggetta alla coscrizione per il servizio militare che, per irrinunciabili ragioni di coscienza, rifiuta di partecipare all’uso delle armi, avrà il diritto di essere esentata dall’obbligo di prestare tale servizio”.
Il Sig. Tarhan è un prigioniero di coscienza. Non ha commesso nessun reato e deve essere liberato immediatamente.
cc: Olli Rehn, Commissario per la politica di allargamento
dell’Unione Europea · Mandate copia all’ambasciata turca in Italia turchia@turchia.it · Vi preghiamo di mandare copia della vostra lettera e dei messaggi a Payday payday@paydaynet.org; li passeremo a Mehmet Tarhan.
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Per mandare la vostra lettera potete
copiare e incollare tutti questi indirizzi nelle caselle del vostro
messaggio: Un elenco di parlamentari europei è disponibile presso http://www.europarl.eu.int/members/public/geoSearch/zoneList.do?country=IT&language=IT |