RIFIUTARSI DI UCCIDERE IN AFGANISTAN

PARLA LA MADRE DI UN SOLDATO

Giro di incontri pubblici con Sue Glenton, 16-24 febbraio

“Ci sono state manifestazioni in Nuova Zelanda, a Mosca e a San Pietroburgo contro l’incarcerazione di Joe e il suo ingiusto trattamento da parte del Ministero della Difesa e del governo britannico.  Noi rimaniamo forti, sapendo che Joe è nel giusto.” 
Sue Glenton alla manifestazione di York Against The War (Regno Unito)

Joe Glenton è il primo soldato in Europa a rifiutarsi pubblicamente di combattere in Afganistan.  Vi era stato mandato con l’esercito britannico nel 2006: mentre i politici dichiarano che le truppe britanniche erano lì “per aiutarli”, Joe vide che gli Afgani erano contro di loro.  Nel 2007 si assentò senza permesso (AWOL), costituendosi nel 2009.

 

Lo scorso novembre Joe fu incarcerato per un mese, venendo poi rilasciato a patto che non parlasse in pubblico.  Sua madre Sue e sua moglie Clare hanno continuato a parlare per lui e contro l’occupazione.  Il 29 gennaio, come risultato dell’appoggio internazionale dentro e fuori delle forze armate, la corte marziale ha lasciato cadere la maggior parte dei capi d’accusa più seri, che prevedevano un condanna a più di 10 anni.  Ma nonostante sia stato diagnosticato come affetto da Disturbo da Stress Postraumatico (PTSD), il 5 marzo Joe verrà processato per AWOL, che prevede una pena massima di due anni.  Questo equivale a una tortura psicologica.

Joe Glenton è uno delle migliaia di uomini e donne che nel mondo si rifiutano di fare il militare - una parte cruciale del movimento internazionale contro la guerra.  Per difendere gli interessi dell’Occidente, le truppe NATO hanno devastato l’Afganistan, uno dei paesi più poveri del mondo.  La maggioranza delle vittime della guerra sono donne.  Nel 2004, l’ONU ha stimato che del milione e mezzo di persone uccise in vent’anni di conflitti, 300.000 erano bambini.  Questo bagno di sangue deve finire.  Sono i criminali di guerra che si devono processare, non chi rifiuta di uccidere.  RIFIUTARSI DI UCCIDERE NON È REATO!

Incontri pubblici con Sue Glenton

 Giro proposto da Disarmiamoli!.  Sponsorizzato da Disarmiamoli!, Cremona,
No Dal Molin e Centro Pace del Comune di Venezia. 

Con Giorgio Riva della Rete di Uomini Payday (Londra & Filadelfia), coordinatrice del giro  

16 febbraio – h18.30, Comunità di San Paolo, Roma, a cura di Disarmiamoli!
17 febbraio
– Conferenza stampa, ora + sede, Roma, a cura di  Disarmiamoli! (not confirmed)
18 febbraio
– h21, Circolo agorà, Pisa, a cura di Disarmiamoli!
19 febbraio
– h18, Club 22, Bologna, a cura di Disarmiamoli!
20 febbraio
- h18, Centro Sociale Kavarna, Cremona
21 febbraio – h18, Presidio Permanente, Vicenza, cura di No Dal Molin
23 febbraio – h18, Casa Ospitalità, Mestre a cura del Centro Pace Comune di Venezia
24 febbraio
– h14, Licei Stefanini, Mestre
24 febbraio
– h21, Teatro Frari, Venezia, a cura del Centro Pace, Comune di Venezia

Firmiamo il modello di lettera per Joe Glenton su www.refusingtokill.net

Vuoi arruolarti?

Loro si prendono un sacco dei nostri soldi per uccidere un maggior numero di noi: L'anno scorso i governi del mondo hanno speso 1,46 trilioni di dollari (un record) per ammodernare le loro forze armate.  Almeno 753,399 persone sono state uccise in Afghanistan e Iraq dal 2001. 

Ma anche tu puoi finire ucciso: 4.368 soldati USA e 179 soldati britannici sono stati uccisi in Iraq, 986 soldati USA, 256 soldati britannici, oltre a 389 soldati di altri paesi, tra cui 22 italiani, sono stati uccisi in Afghanistan 

O ferito: 4.139 soldati USA e 2.864 soldati britannici sono stati feriti in Afghanistan; 31.514 USA e 11.750 britannici in Iraq.

O finire per ucciderti: 264 veterani delle Falklands si sono suicidati dopo la guerra, mentre 255 vennero uccisi in guerra. Negli USA ogni anno si suicidano almeno 6.200 veterani.

O ammalarti, magari mortalmente: 6.000 veterani britannici e circa 210.000 veterani USA della prima Guerra del Golfo hanno la Sindrome del Golfo

O finire malato di mente: A più di 1.500 veterani britannici dell'Iraq sono state diagnosticate malattie mentali.  Circa 300.000 (il 20%) di veterani USA sono affetti da gravi depressioni o PTSD (Disturbo da Stress Postraumatico)

O senza casa: 1.100 veterani britannici dormono ogni notte all'addiaccio o in ostello a Londra.  Negli USA un uomo senza casa su tre è un veterano.

O finire nei guai con la legge: 8.500 veterani britannici sono in prigione - il 10% del totale dei detenuti. Nel 2004 c'erano 140.000 veterani nelle prigioni USA, il 23% di loro per crimini violenti o aggressioni sessuali.

O uccidere o stuprare: Gli omicidi commessi da soldati britannici in servizio attivo sono aumentati dell'89% da prima della guerra.  La violenza domestica è 5 volte superiore tra le famiglie di mililtari USA che tra le famiglie civili.

O finire stuprato o vittima di violenza: Chi può dimenticare le molestie sessuali e il sadismo contro le giovani reclute nelle caserme britanniche di Deepcut? Negli USA, il 30% delle donne ex-soldato denunciano stupri o tentati stupri nelle forze armate.

Ne vale la pena?

 Dati raccolti da Payday

Per maggiori informazioni:

Disarmiamoli! Roma 33810 28120, info@disarmiamoli.org  www.disarmiamoli.org

Disarmiamoli! Pisa 33840 14989

Disarmiamoli! Bologna disarmiamoli.bologna@yahoo.it
Centro Sociale Kavarna, Cremona 33947 17992
No Dal Molin
presidio@nodalmolin.it  www.nodalmolin.it
Casa dell'Ospitalità 041 958 409
Centro Pace del Comune di Venezia tel. 041
526 0330, centropace@comune.venezia.it  


Prodotto da: Rete di uomini Payday che lavora con lo Sciopero Globale delle Donne
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Londra tel (+44) 20 7209 4751  cellulare 00 39 33819 50610

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