Appello per la solidarietà con un’ondata diresistenza nei centri di detenzione nel Regno Unito “Imploriamo le organizzazioni per i diritti umani, la regina e ilmondo intero: per favore liberateci da questa prigione.” Un detenuto di Harmondsworth (il più grande centro di detenzione d’Europa)
	APPELLO  da detainedvoices@riseup.net: Appello per la solidarietà con un’ondata di resistenza nei centri didetenzione nel Regno Unito Come forse avete sentito, da una settimana in 8 centri di detenzione nel Regno Unito ci sono scioperidella fame e occupazioni.  A centinaia rifiutano di mangiare e protestano nei centri. I detenuti parlano attraverso i blog: Detained Voices e www.facebook.com/standoffilms Si tratta della maggiore sollevazione da molti anni contro il sistema dei centri di detenzione nel RegnoUnito.   Le proteste arrivano dopo che un canale televisivo molto importante ha trasmesso filmatisegreti dall’interno di queste prigioni razziste. Guardate i video sui siti di Channel 4 e Corporate Watch. Ma la copertura nel Regno Unito è stata quasi interamente limitata a un unico canale - Channel 4 News. L’altra continua copertura viene da Russia Today. I detenuti coinvolti nella protesta chiedono che la loro lotta sia conosciuta da tutti.  Hanno richiesto lacopertura dei media, la presenza fuori dei centri di detenzione e l’appoggio per la diffusione delle lororivendicazioni e dei loro messaggi. Ci sono state regolarmente azioni di solidarietà nel Regno Unito per tutta la scorsa settimana.  Vedi ilsito web Anti Raids. È stato anche stato bloccato un pullman che portava i detenuti in aeroporto per essere deportati in Afghanistan. I detenuti adesso chiedono azioni di solidarietà fuori del Regno Unito – alle ambasciate, aicentri di detenzione ecc.  Le proteste alle ambasciate britanniche, specie se appaiono in media non britannici, renderebbero più difficile bloccare le informazioni nel Regno Unito, efarebbero pressione sul governo britannico. Fateci sapere se organizzate qualcosa.  I detenuti sono ansiosi di sapere che si spargono le notiziedella loro protesta.  Qualsiasi copertura è una vittoria. Si possono mandare i messaggi di sostegno a detainedvoices@riseup.net.  Se volete parlare con un/aportavoce dei detenuti per la stampa vi possiamo mettere in contatto. Amore, rabbia e solidarietà! !
	La recente occupazione dei detenuti di Harmondsworth		Le proteste hanno luogo a  Colnbrook,Dungavel, Dover, Harmondsworth, Merton Hall, The Verne, Tinsley House e Yarl’sWood. Le proteste hanno luogo a Colnbrook, Dungavel, Dover, Harmondsworth, Merton Hall, The Verne, Tinsley House e Yarl’sWood. Questi scioperi della fame sono partiti sullascia di almeno quattro grandi scioperi dellafame dal 2005 delle donne a Yarl’s WoodIRC che protestavano per: madri chevenivano separate dai figli, abusi
	sessualidelle guardie, detenzione di donnes opravvissute allo stupro, donne incinte e altre persone vulnerabili, oltre alle terribili condizioni di salute, della  cura, del cibo e per il regimegravemente offensivo.  La loro protesta impedì delle deportazioni e vinse il rilascio di molte donne – erisarcimenti per le detenzioni illegali.  Delle donne hanno spinto per la chiusura di Yarl’s Wood e di tutti i centri di detenzione. Alcuni dei reclami e delle rivendicazioni attuali: La fine del “Detained Fast Track” (Procedimento veloce per i detenuti), con gli immigrati che non hanno il tempo di preparare il loro caso; Consiglio e rappresentanza legale indipendenti e gratuiti.  Alcuni detenuti non si possono permettere di prendere un avvocato per difendersi, per cui la loro unica opzione è quella di usare quelli nominati dal Ministero degli Interni, ma quegli avvocati lavorano mano nella mano con il Ministero degli Interni;  Contro la privazione indefinita della libertà e il rifiuto del ritorno per quelli che vogliono tornare al loro paese d’origine; Contro la detenzione illegale come se i detenuti fossero dei criminali; perfino dei mentalmente disabili vengono detenuti;  Contro i pregiudizi nel trattamento dei casi da parte del Ministero degli Interni; Contro le deportazioni illegali e violente; Contro le condizioni degradanti, gli alloggi sovraffollati “come gabbie per animali” e il cibo orribile;  Contro la cura orribile della salute – i detenuti non riescono a vedere un dottore neanche per un’emergenza, ambulanze mandate via, la salute fisica e mentale dei detenuti è spesso peggiore di prima della loro detenzione;  Contro il traffico dei detenuti da centro a centro – più un detenuto viene trasferito più soldi prende la compagnia per la sicurezza; Fine dello sfruttamento dei detenuti che lavorano nei centri per 1 sterlina l’ora; Contro i maltrattamenti da parte delle compagnie private che gestiscono i centri dove non permettono ai media di entrare; c’è molta repressione, le bastonature, la privazione dell’acqua, l’incarcerazione nelle celle di isolamento
Quello che possiamo fare: ► Contattare Theresa May, Ministro degliInterni privateoffice.external@homeoffice.gsi.gov.uk Fax: +44 (0)20 7035 0900 Rt. Hon Theresa May, Secretary of State for the Home Department, 2 Marsham St, London, SW1P 4DF Diciamole (anche in italiano) di permettere ai media di entrare e di rispondere urgentementealle rivendicazioni e ai reclami dei detenuti ► Contattiamo i Parlamentari Europei e la stampae chiediamogli di intervenire. ► CC il vostro messaggio e le reazioni apayday@paydaynet.org in modo da poterci aiutare acircolarle .		L’evacuazione del centro di detenzione migranti Amygdaleza in Grecia continua al ritmo di 30migranti algiorno. I migranti possono usare idocumenti ottenuti per fare domanda di rimpatrio opassare a una destinazione di loro scelta in Europa. Il Vice Ministro per la Protezione dei Cittadini YannisPanousis si impegnato a chiudere Amygdalezaentro 100 giorni, parlando di condizioni di vitainumane.

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