RIFIUTARSI DI UCCIDERE NON È REATO

www.refusingtokill.net   AGGIORNAMENTO  DICEMBRE 2008


Veterani dell’Iraq pressano il presidente eletto

Il 27 agosto, Iraq Veterans Against the War hanno marciato in 10.000 alla Convention democratica chiedendo: ritiro immediato, pieno diritto ai sussidi per i veterani e risarcimenti per il popolo iracheno. Hanno incontrato Phil Carter, responsabile dei problemi dei veterani per la campagna di Obama.

Il 15 ottobre, 10 veterani sono stati arrestati e altri feriti (compreso Nick Morgan calpestato dai cavalli della polizia) nel tentativo di fare una domanda durante il dibattito presidenziale alla Hofstra University.

Adam Kokesh (sopra) del IVAW ha interrotto il discorso di McCain alla Convention repubblicana.

Vittoria dei refusenik USA contro la deportazione

Il 22 settembre il refusenik USA Jeremy Hinzman e la sua famiglia hanno vinto una sospensione all’ultimo minuto della deportazione dal Canada mentre la corte decide se accogliere il loro appello. Come centinaia di soldati USA “disertori”, si era rifugiato lì per evitare di andare in Iraq. Lo scorso giugno, dopo una campagna incessante, in Parlamento è passata una mozione che permette a chi resiste alla guerra di restare in Canada. Ultimamente, Patrick Hart e la sua famiglia hanno vinto un rinvio e Matt Lowell una sospensione. Ma altri refusenik USA vivono ancora sotto questa minaccia. (Fonte War Resisters Support Campaign


Jeremy Hinzman con la moglie Nga Nguyen e i loro due bambini


Helen Burmeister  a Fort Knox


Halil Savda

I Refuseniks in prigione
hanno bisogno del vostro sostegno

Scrivetegli, e scrivete alle autorità per chiedere il loro rilascio. Dettagli e informazioni legali per i refusenik:   www.refusingtokill.net

?     Robin Long è stato deportato dal Canada agli USA e imprigionato per 15 mesi, ma è irremovibile (la sua lettera a tergo). (Fonte: Courage to Resist)

?     In Turchia, Halil Savda, dentro e fuori di prigione per aver rifiutato l’arruolamento, è stato rilasciato e congedato dall’esercito il 25 novembre. Potrebbe passare altro tempo in prigione per violazione dell’art. 318 (che considera reato incoraggiare altri a rifiutare l’arruolamento) perché nel 2006 ha pubblicamente sostenuto due refusenik israeliani della guerra in Libano. Oltre 100 persone hanno firmato una dichiarazione sostenendo di aver commesso lo stesso “reato” di Halil, e 1500 hanno firmato una petizione contro l’art. 318 – urgente perché l’esercito turco ha appena ripreso gli attacchi contro la popolazione curda nel sud-est e in Iraq, con altri morti e feriti.

?     In Finlandia, Sebastian Salminen, 21 anni, è stato incarcerato per 179 giorni e Juhana Hirvonen, 27 anni, per 178 giorni per rifiuto della leva e del servizio “alternativo” che dura due volte di più del “normale” servizio militare di 180 giorni. (Fonte War Resisters International)

?     In Germania, Patrick Sander e Jan-Patrick Ehlert che non si sono presentati alla leva in ottobre sono stati condannati agli arresti disciplinari (fino a 84 giorni). Possono essere sottoposti a procedimento penale, multe o anche fino a cinque anni di prigione. Entrambi hanno rifiutato il servizio “alternativo”.

STOP PRESS: James Burmeister, ferito in Iraq e condannato a sei mesi in luglio per assenza ingiustificata, è stato rilasciato in anticipo, con una campagna organizzata dalla madre.

Una vittoria parziale per Watada

Una corte civile ha sentenziato che il Ten. Watada non puo’ essere processato per tre accuse (rifiutare il trasferimento, parlare ad un raduno di veterani e con i media). Ma altre due sono deferite al Tribunale militare. Primo ufficiale USA a rifiutare di andare in Iraq, la sua corte marziale del 2007 venne annullata in seguito ad una campagna internazionale.

In Israele, cinque donne e un uomo  – firmatarie della  lettera di rifiuto degli studenti medi dell'ultimo anno del 2008 (Shimnistim) sono state rimesse in prigione per aver rifiutato di fare il militare – le loro motivazioni comprendevano l’opposizione all’occupazione e altra violenza. Omer Goldman ha vinto l’esenzione.  Sahar Vardi,  Tamar Katz, Mia Tamarin, Raz Bar-David Varon & Yuval Oron-Ofir possono tutte essere riprocessate e incarcerate se continuano nel rifiuto:  18 dicembre, Giornata di lotta dei Shministim


Omer Goldman, Tamar Katz, Mia Tamarin

Lettera di Robin Long, prigioniero di coscienza - 21 settembre 2008

Lovinsky Pierre-Antoine

Sono rinchiuso nella Naval Consolidated Brig a Miramar, a nord di San Diego, USA. È molto diverso da Nelson, in, Canada, dove avevo casa. Mi sembra di essere stato strappato da casa, famiglia e amici!

Mi sento come se fossi un pegno, un regalo di un regime a un altro (di Harper a Bush).

Esigiamo il ritorno di questo attivista per i diritti umani e refusenik haitiano, rapito nel 2007. Si è battuto per le madri single e i bambini di strada e per il ritiro dei fondi del corrotto esercito haitiano. Azioni settimanali ad Haiti, Londra, Los Angeles, San Francisco, Guyana
www.lovinsky.org

Per i miei amici canadesi, e le persone che non conosco, Fermateli! Lottate! Non lasciate che un altro obiettore di coscienza, o resistente alla guerra, o una persona di coscienza e integrità morale venga deportato.

Per i miei connazionali USA, continuate con coraggio a cercare di fermare questa guerra e riparare al disastro che gli ultimi 8 anni di Bush hanno fatto al nostro grande paese. Ho ricevuto molte lettere di solidarietà. Siamo forti! Possiamo essere di esempio. Possiamo passare parola e mobilitarci e protestare contro le atrocità. È facile per me essere rinchiuso sapendo che mi sto battendo per ciò che è giusto! Questo è solo un incidente di percorso. Non mi piegheranno mai! Ne uscirò più forte! E la sapete una cosa? Ora posso protestare stando nel mio paese! Pace, amore, luce

L’obiettore di coscienza greco Lazaros Petromelidis, 45 anni, si è appellato contro una condanna a tre anni per insubordinazione della Corte Navale del Pireo.  Il 19 settembre, un concerto rock intitolato Neanche un’ora nell’esercito è stato organizzato in suo appoggio ad Atene. Finora è stato processato 15 volte.

95% NO a una nuova base militare USA in Italia

Il 5 ottobre, Vicenza ha detto no ad una seconda base militare USA. In un referendum ufficialmente sospeso ad appena quattro giorni dal voto, è stato richiesto ai cittadini di approvare la proposta del comune di acquistare il terreno per la nuova base (Dal Molin) nel pubblico interesse e per proteggere l’ambiente. Con un risoluto NO alla nuova base, 24.050 votanti hanno dato il loro assenso per l’acquisto. Altri 32.000 hanno votato online, l’80% contro la base. Per maggiori informazioni: www.nodalmolin.it

STOP PRESS – 17 Novembre.  Il soldato Tony Anderson, 19 anni, ha rifiutato di andare in Iraq in luglio ed e’ stato condannato a 14 mesi e a un congedo dinorevole per “diserzione e “disobbedienza a un ordine legale.” Ha dichiarato “Chiedo solo che vi ricordiate che ho cercato di fare la cosa giusta” (Fonte: Courage to Resist)

A cosa serve l’esercito?

 “La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria, 3000-4000 soldati, e’ entrata in servizio l’1 ottobre negli Stati Uniti negli Stati Uniti.  La missione che le e’ stata assegnata e’ la forma di controllo della folla che ha messo in pratica in Iraq, la repressione di ‘individui fuori controllo’ e la gestione di un’emergenza nazionale.” (Source: AlterNet)

Mordechai Vanunu
ha passato 18 anni in prigione per aver rivelato al pubblico nel 1986 che Israele ha armi nucleari. Liberato nel 2004, ma col divieto di lasciare Israele, ultimamente è stato condannato a tre mesi di prigione per aver parlato con giornalisti stranieri.

Soldati contro la guerra! Investire nella cura della vita, non nella morte!

 

Senza soldati obbedienti non ci possono essere guerre. Una rete internazionale di refusenik – veterani contro la guerra, soldati in servizio, obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva, quelli che rivelano informazioni cruciali – e sostenitori, donne & uomini, intralcia la macchina da guerra che ha distrutto le vite di così tanti di noi e le risorse di cui abbiamo bisogno per la cura della vita e per garantire la sopravvivenza umana e ambientale. Tenetevi in contatto con questo movimento che cresce. Iscrivetevi alla nostra mailing list.


Payday, una rete di uomini che lavora con lo Sciopero Globale delle Donne
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