Inchiesta indipendente sulle malattie della guerra del Golfo - Londra, luglio - settembre 2004
4. La battaglia per i sussidi

Alex Izett, Genieri, 12 luglio 2004.
Il modo in cui l'Agenzia per le Pensioni tratta i veterani fa schifo.  Ho dovuto lottare cinque anni per farmi riconoscere una pensione di guerra.  Sono dovuto andare in appello per farmi riconoscere la malattia e il tribunale stesso ha dichiarato che la mia malattia è osteoporosi indotta autoimmune e depressione, che erano direttamente collegate alle vaccinazioni che mi erano state fatte in preparazione per la guerra del Golfo.

Stephen Roberts, 16/5 Lancieri della Regina, 12 luglio 2004.
Se non mi viene riconosciuta la sindrome della guerra del Golfo per la mia pensione di guerra, quando muoio la mia pensione cessa di esistere.  Se la sindrome della guerra del Golfo viene riconosciuta, mia moglie avrà una pensione.

Anwen Humphreys, RAF, 19 luglio 2004.
Ho una pensione di guerra al 60 per cento.  Ho incominciato nel 1992 con una pensione di guerra del 20 per cento per le lesioni alle ginocchia e al pollice.

Michael Capps, Corpo dei Trasporti, 19 luglio 2004.
Mi hanno dato una pensione al 40 per cento... [Adesso] è del 70 per cento.  Me l'hanno data nel 2001... Non posso lavorare.

Deborah Capps, moglie del veterano precedente, 19 luglio 2004.
[Non dobbiamo] essere obbligati a lottare tutto il tempo per i sussidi che ci danno...

DOTT. JONES: Lei ovviamente è in effetti una badante a tempo pieno. 

R. Sì. 

DOTT. JONES: Ha pensato alla possibilità di ottenere il riconoscimento di questa sua posizione? 

R. No, in effetti no. 


Hakim Tella, Artiglieria,19 luglio 2004.
Mi ricordo di aver scritto a un deputato dicendo che mi sarei suicidato perché questa gente doveva fare in fretta con la mia pensione, che vivevo in una zona degradata, in una stanza.  

Mark McGreevy, Segnalatori, 19 luglio 2004.
Mi hanno dato una cifra una tantum di 4.000 sterline [6.000 euro]... Non ho diritto alle pensioni per i militari esistenti e non ricevo pensione di guerra.  Sono in lotta con l'Agenzia dei Veterani per i miei diritti, qualcosa che mi fa sentire come uno scroccone.  Non dovrei essere obbligato a far questo, visto che sto male.  Posso solo ringraziare che al momento sto aggrappato alla mia carriera nella polizia... Non ci sono sussidi sufficienti o qualcosa di simile che posso provare a farmi dare, per cui dovrò trovare un lavoro al meglio che posso.

Carol Avison, vedova di un soldato per 24 anni nell'esercito "che da soldato semplice salì di rango fino a diventare maggiore", 19 luglio 2004
Ian riceveva una pensione di guerra al 100 per cento.  Aveva incominciato con il 10 per cento e poi, mano a mano che le sue malattie progredivano, gli diedero un tanto per la doppia incontinenza, un tanto quando aveva bisogno di assistenza nelle macchine per la respirazione, un tanto per l'enfisema.  Alla fine aveva una pensione al 100 per cento.

IL PRESIDENTE:  La pensione è continuata dopo la sua morte?

R. No.  Prendo una pensione di vedova di guerra; mi danno 144 sterline [216 euro] alla settimana, e di quelle 144 sterline 90 [135 euro] se ne vanno per l'affitto della mia casa del comune, e ho una figlia di 14 anni.


Andrew Hazard, Genieri, 19 luglio 2004.
Prendo una pensione di guerra al 30 per cento per fibromialgia, sindrome dell'intestino irritabile, disturbi depressivi...

IL PRESIDENTE:  Ha avuto problemi a ottenere quella pensione?

R.  
All'inizio ho fatto domanda per malattie relative al Golfo.  Il primo pagamento che ho ricevuto per la pensione di guerra, la prima stima, è stata del 14 per cento per stress post-traumatico.

IL PRESIDENTE:  Quando gliel'hanno data?

R.  
Nel 1998.

IL PRESIDENTE:  Che percentuale ne prende adesso?

R.  
Adesso sono al 30 per cento.  Ci sono voluti altri quattro anni e mezzo per arrivare al 30 per cento, e due appelli.
 

Michael Barber, Corpo dei Trasporti, 21 luglio 2004.
IL PRESIDENTE:  A questo punto qual era la sua posizione con la pensione di guerra?  Ha fatto domanda per riceverla?
   
R. Non avevo neanche fatto domanda.  Mia moglie continuava a dirmi - perché, per essere franco, non volevo ammettere che non stavo bene...

IL PRESIDENTE:  Lei ha fatto domanda di pensione un anno fa.  Per che cosa? Si ricorda?  

R. Per tutte le malattie di cui soffro - depressione, dolori.  Spesso sono anche svenuto.

IL PRESIDENTE:  Qual è stata la prima risposta che le hanno dato? La prima volta che le hanno risposto è stato la settimana scorsa?

R. No.  Mi hanno risposto circa cinque mesi fa e hanno respinto la domanda.  Hanno detto semplicemente: "Fondamentalmente la tua malattia non ha niente a che fare con il tuo servizio nell'esercito", per cui sono ricorso in appello. 


Jason Bosworth, Commissariato Armi e Munizioni, 21 luglio 2004.
Hanno tentato, insistendo, di costringermi a lasciare l'esercito con un congedo amministrativo, che penso sia l'articolo 9.414.  Ho trovato tutti i regolamenti e fondamentalmente ho dovuto giocare al loro stesso gioco.  Ho trovato i regolamenti.  Minacciarono di trasferirmi a corpi diversi.  Gli dissi, lo facessero pure.  Sapevo che se avessi rifiutato di fare qualcosa si sarebbe liberati di me con un congedo amministrativo.  Non sapevo quello che sarebbe successo, ma lo stress era pesante... Alla fine mi congedarono dalle forze armate come inabile permanente a qualsiasi servizio nell'esercito.

Tutto quello che ho passato con queste pratiche, tanto per cominciare - lo stress - capirono che non avrei ceduto, non avrei accettato un congedo amministrativo... La pensione di guerra non è troppo difficile per me.  Dato che sono uscito dall'esercito con un congedo per ragioni di salute, non ho dovuto fare la battaglia che alcune delle persone che non sono state congedate per ragioni mediche hanno dovuto fare.  Sono riuscito a ottenere una pensione del 30 per cento per la malattie che mi hanno diagnosticato, sindrome di affaticamento cronico, reazione acuta ai vaccini e tonsillite ricorrente. 

Hanno tenuto conto anche di altre malattie: dolori muscolari e alle articolazioni, sbalzi d'umore e una tonsillectomia nel 1994.  Ho anche cercato di far aggiungere alle mie altre richieste la malattia (una volta si chiamava sindrome) della guerra del Golfo e i danni provocati dai vaccini, ma l'Agenzia dei Veterani (una volta si chiamava Agenzie delle Pensioni di Guerra) non vuole accettarli.  Dicono che è tutto compreso nella sindrome da affaticamento cronico.  Fondamentalmente, sto cercando di farmi fare una diagnosi corretta...

Ho parlato al telefono ecc. anche con altri veterani del Golfo che stanno male, e parecchi hanno ricevuto un congedo amministrativo dall'esercito, per cui sembra che sia una pratica comune che i soldati malati ricevono un congedo amministrativo.  Gli viene dato un congedo di grado inferiore, anche se non possono più fare il loro lavoro per motivi di salute che. 

IL PRESIDENTE:  Ma lei ha un congedo per ragioni di salute?  

R.  Sono riuscito a strapparlo, sono riuscito ad avere un congedo per ragioni di salute, ma ci sono parecchie altre persone che non hanno avuto la forza di lottare per questo.  Io ho una volontà di ferro.  Credo in quello che è giusto anche se mi costa molto.

IL PRESIDENTE:  Ma l'effetto della differenza è che con un congedo amministrativo non le avrebbero dato il 30 per cento della pensione di guerra - è così?

R.  Prendo anche la pensione per ragioni di salute... La mia pensione di guerra al 30 per cento è circa 150 sterline [225 euro] al mese... Se non puoi lavorare, anche con una pensione per ragioni di salute e una pensione di guerra non riesci a vivere.  La gente che non può lavorare e che prende una pensione di guerra, anche se prendono il 90 per cento, prendono 450 sterline [675 euro] al mese.  Non ci si può vivere.

IL PRESIDENTE:  E le mogli?  La sua vedova ovviamente non prenderebbe la sua pensione per ragioni di salute.

R. Penso che se muoio prenda una percentuale.

IL PRESIDENTE:  E per quanto riguarda la pensione di guerra?   

R.  Non conosco le regole della pensione di guerra.  Ho fatto una dura battaglia per ottenere quello che potevo per me.  Che è un'altra delle ragioni per cui ho combattuto per tentare di far riconoscere la sindrome della guerra del Golfo, perché non so che cosa succederà di noi.  Io ho l'affaticamento cronico; ci sono persone là fuori che stanno morendo, non sappiamo che cosa ci aspetta dietro l'angolo, per cui vorrei che la sindrome della guerra del Golfo mi fosse riconosciuta... Il Ministero della Difesa ha speso otto milioni e mezzo di sterline [quasi 13 milioni di euro] per la ricerca - molti soldi per la ricerca - per cui uno vuole vedere i risultati.  Hanno speso tutti questi soldi.  Perché non usare questi soldi per aiutare le vittime?


Michael Roy Lingard, RAF, 21 luglio 2004.
Sono vissuto [nelle Ebridi per tre anni] con la liquidazione che mi aveva dato la RAF.
 
IL PRESIDENTE:  Quant'era?

R. Mi pare che fossero 25.000 sterline [37.500 euro] per esubero volontario... Mi hanno dato una pensione di guerra al 30 per cento, dopo che sono ricorso in appello.

IL PRESIDENTE:  Per cosa?

R. Per la spalla e le eruzioni cutanee e per "segni e sintomi di una malattia mal definita".

IL PRESIDENTE:  E lei ha fatto domanda un'altra volta o è ricorso in appello?   

R. Ho in corso un appello e anche una domanda per un'altra malattia.


Gerard Davey, RAF, 21 luglio 2004.
Ho una pensione di guerra al 50 per cento.  Il 20 per cento è per la schiena, che è una malattia a lungo termine.  Solo il 30 per cento ha a che fare con... il Golfo.

IL PRESIDENTE:  Spera che gliel'aumentino?

R. Spererei di sì... Sono stufo di sentirmi trattare come un malato immaginario quando sto male davvero.

Dott. Derek Hall, personale medico della RAF, 27 luglio 2004.
IL PRESIDENTE:  E le pensioni? Ha mai fatto domanda di pensione di guerra?  

R. Sì.  Penso che, come per molti altri, l'idea mi sia venuta piuttosto tardi, e penso che ci sia ancora un'ampia riserva nascosta di veterani malati che per una ragione o per l'altra non hanno fatto domanda.


Lawrence Halloran, Direttore del Personale e del Consiglio del Sottocomitato di Sicurezza Nazionale e del Comitato Pubblico sulla Riforma Federale, 2 agosto 2004.
IL PRESIDENTE: Si potrebbe [dire]: "Okay, per la gente che ha fatto domanda per le malattie che dicono sono dovute alla guerra del Golfo fino a una certa data", qualsiasi sia la data che si sceglie, "dovrebbe essere accettato che la loro origine è attribuibile alla guerra."  Una scadenza, diciamo adesso, non necessariamente una data del passato, ma ovviamente lasciando aperta la porta alle eccezioni se uno si dimostra un'eccezione in qualche momento in futuro.  Le sembra possibile?

R.  Sarei contrario per due ragioni.  Dal punto di vista della pianificazione fiscale e del bilancio, avrebbe senso - si saprebbe dove uno è stato esposto dopo che ha prestato servizio - ma in questo caso mi sembrerebbe una specie di risarcimento per l'orrendo comportamento [del Ministero della Difesa] che dopo aver resistito e ritardato e negato l'evidenza per tutto questo tempo, poi cerca di chiudere la porta, portando a più eccezioni di quanti casi non ne comprenda la regola, ma anche per un'altra ragione che il dott. Haley vi descriverà in maggiore dettaglio domani. 

Se non avessimo insistito, se la ricerca fosse aumentata, se avessimo detto che quelli che sono entrati adesso sono risarcibili, e tratteremo quelli che hanno fatto domanda dopo la scadenza oppure no... Certi strumenti di ricerca sono disponibili oggi e non lo erano cinque, dieci anni fa... Adesso si possono trovare danni celebrali dispersi, si possono trovare differenze metaboliche e chimiche che non si riuscivano a vedere prima, e se avessimo chiuso la porta e chiuso il registro prima che quegli strumenti fossero disponibili, non avremmo potuto usarli con questi problemi. 


James Tuite III, consulente, già Segretario particolare del Presidente del comitato del Senato degli Stati Uniti per l’attività bancaria, le Case popolari e le Questioni urbane per la Sicurezza Nazionale e le politiche delle Esportazioni a duplice uso, 2 agosto 2004.
La situazione in cui ci trovavamo alla metà degli anni 90 era che i veterani americani che avevano prestato servizio per dieci, venti o anche trent'anni, e che erano stati mandati nel Golfo in perfetta salute, tornavano a casa malati, e le gerarchie militari li abbandonavano a tutti gli effetti.  A questi veterani non vennero fornite cure e copertura delle spese mediche, ma vennero lasciati in una situazione dove non avevano accesso né alle gerarchie mediche militari né ad alcun risarcimento per le loro disabilità, e non riuscivano ad ottenere un'assicurazione medica a tassi abbordabili, oppure per nulla affatto. 

Keith Rhodes, capo tecnologo medico presso l’Ufficio per la Trasparenza Governativo [USA], 
2 agosto 2004.

Se io sono il terzo figlio di un veterano della guerra del Golfo e ho un problema, ricevo sussidi come vittima di guerra?  Se fissate una scadenza per il padre, che cosa fate per il figlio e il figlio del figlio?... Per cui la nostra posizione è: date per scontata l'esposizione perché non possiamo dirvi chi è stato esposto e chi no.  È possibile che tutti siano stati esposti e questo lo dobbiamo accettare.  Dobbiamo accettare che nel caso di agenti che attaccano il sistema nervoso centrale, che sono a base di petrolio e quindi sono persistenti, potete avere gente che non era in prima file al fronte, che non era neanche lì quando il bunker 73 venne distrutto, eppure potrebbe essere stata esposta.

Dott. Harcourt Concannon, Presidente del Tribunale d'Appello per le Pensioni per l'Inghilterra e il Galles, 10 agosto 2004.
Per quanto riguarda la valutazione, siamo obbligati per legge a non tenere conto dell'impatto della disabilità sull'occupazione.  Tuttavia, lo Schema per le Pensioni di Guerra fornisce tutta una gamma di indennità supplementari.  Due che sono importanti per questa discussione sono, prima di tutto, l'indennità sull'idoneità al lavoro, per cui per far domanda c'è una soglia minima di disabilità che penso sia il 60 per cento.  Se si ha diritto a questo ci sarà una somma aggiunta alla pensione di guerra di base che è proporzionale alla percentuale di disabilità. 

C'è anche un'altra indennità che è potenzialmente importante, che si chiama indennità per un livello occupazionale inferiore, dove la situazione è, per esempio, che uno prima di entrare in servizio guidava gli autobus e adesso non può più farlo a causa della disabilità, può solo trovare un lavoro che paga di meno di quello che avrebbe guadagnato se avesse continuato a guidare autobus.  L'indennità per un livello occupazionale inferiore compensa per la differenza di paga, la perdita di paga provocata dalla disabilità riconosciuta.

SIR MICHAEL DAVIES:  Ma questo non fa parte dello Schema per le Pensioni di Guerra?

R.  Sì.  La pensione è pensata in termini di quella che si potrebbe definire una pensione base di guerra, riferita alla valutazione della percentuale di disabilità, a cui si possono aggiungere varie altre indennità.  L'indennità di mobilità è un'altra, l'indennità di assistenza costante è un'altra, un'altra è l'indennità per inidoneità al lavoro, l'indennità per livello inferiore di occupazione è un'altra ancora.  Penso che ci siano in tutto 25 indennità, ma queste sono probabilmente le principali.  Possono fare una grossa differenza.  Sono pagate tutte insieme, per cui possono fare una notevolissima differenza alla somma totale che uno riceve...

Non potrei dirvi, per esempio, quanti appelli nell'ultimo anno si riferiscono alla seconda guerra mondiale o alla guerra di Corea o all'emergenza in Malesia o alla campagna di Suez o qualche altra.  Non conserviamo queste informazioni.  La guerra del Golfo del 1991 è nella stessa categoria... Il numero di casi in cui è stata invocata la ["sindrome della guerra del Golfo] è in realtà piuttosto piccolo.  Sono sicuro che il Sig. Rusling ha parlato del suo caso, che è simile a pochissimi altri casi... Il suo è stato uno dei pochi casi in cui la decisione di non accettare la domanda è venuta perché la sindrome del Golfo, o sindrome della guerra del Golfo in questo caso non venne accettata come causa. 

Poco tempo dopo il tribunale adottò una pratica diversa secondo cui, se la domanda veniva fatta esplicitamente nei termini della sindrome della guerra del Golfo, aggiravamo il problema, lo lasciavamo da parte e ci occupavamo dei sintomi che venivano denunciati o nella domanda o nella documentazione medica che i veterani mettono insieme come parte del processo di cui parlavo prima.  Per cui ci sono domande che citano la sindrome della guerra del Golfo ma che hanno condotto a decisioni relative a tutta una gamma di altre cose, che possono essere accettate or respinte, ma non danno l'opinione del Ministro della Difesa sulla sindrome del Golfo.

Poi, più di recente, ci sono state delle decisioni in cui il problema veniva affrontato.  Abbiamo avuto due o tre appelli per trattare della - in altre parole, una domanda per la sindrome della guerra del Golfo respinta in quanto tale dal Ministro della Difesa e per cui il veterano ha presentato appello in quanto tale...

Penso che una cosa sorprendente sia che non ci sia stato un maggior numero di appelli, perché non c'è dubbio che si vedono un mucchio di appelli che apparentemente sono, per esempio, contro domande respinte per la sindrome di affaticamento cronico, e, quando si prende in esame il modulo la domanda cita la sindrome della guerra del Golfo o qualcosa di analogo: "il mio problema riguarda al sindrome della guerra del Golfo", o qualcosa di simile, e poi si vede la decisione del Ministro della Difesa di respingere la domanda per la sindrome di affaticamento cronico, contro cui il veterano va in appello, ma il veterano non ha colto che nel prendere quella decisione il Ministro della Difesa ha ignorato la parte della domanda che trattava specificamente della sindrome della guerra del Golfo e non ne ha tenuto conto...

IL PRESIDENTE:  Voi avete il vostro sistema per le pensioni di guerra, che lei ha spiegato molto chiaramente, che arriva fino a una pensione di disabilità al 100 per cento, e penso che sappiamo la cifra, anche se non mi ricordo quanto sia.  Che cosa prendono per una pensione di guerra al 100 per cento?
 
R.  Non ho assolutamente idea.  Non siamo responsabili di questo...

IL PRESIDENTE: Quanti appelli avete avuto in tutto in relazione ai veterani della guerra del Golfo?

R.  Non teniamo queste statistiche.

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