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PICCHETTO DELLE TURKISH AIRLINES A LONDRA VENERDÌ 9 dicembre, 12-14 125 Pall Mall SW1 (angolo di Haymarket) Metropolitana di Charing Cross
Gli attivisti contro la guerra, i refusenik e i sostenitori dei diritti di lesbiche e gay e di altri diritti umani scenderanno in piazza venerdì 9 dicembre per liberare l’obiettore di coscienza Mehmet Tarhan. Tarhan ha 27 anni, è un anarchico Curdo gay che è un obiettore di coscienza “totale” – contro tutte le guerre e qualsiasi alternativa al servizio militare. È stato condannato a quattro anni da un tribunale militare per “aver disobbedito agli ordini”. In un movimento unitario senza precedenti in 22 città di 13 paesi da Israele al Brasile, la Giornata di Lotta richiamerà l’attenzione sul diffusissimo rifiuto dei diritti degli obiettori di coscienza: mentre quasi 100 paesi impongono la leva obbligatoria, solo 30 riconoscono questo diritto umano fondamentale a rifiutare di uccidere e a essere uccisi.
La legge turca prevede leva obbligatoria, ma non il diritto all’obiezione di coscienza. Per i militari turchi l’omosessualità è una “malattia”, e mentre è possibile fare domanda di esenzione per omosessualità, chi lo fa deve sottoporsi a un esame manuale anale e spesso fornire un video di un rapporto sessuale. È l’equivalente del famigerato “test di verginità” che la polizia e l’esercito turco usano da decenni per stuprare e aggredire sessualmente le donne, e in particolare le donne curde, con l’appoggio della legge.
Mehmet Tarhan rifiuta di essere classificato come “malato” ed esige di venire considerato un obiettore di coscienza. Da quando dall’aprile scorso è rinchiuso nella prigione militare di Sivas è stato torturato e umiliato. Sua madre e sua sorella lo sostengono nonostante la loro povertà, dovuta alla sua detenzione. Mehmet andrà ancora sotto processo il 15 dicembre ed è possibile che un tribunale militare, nel suo sadismo, imponga l’esame anale forzato.
Wages Due Lesbians e Payday esigono: La fine della tortura mentale e fisica di Mehmet Tarhan, la sua immediata liberazione e il suo congedo immediato dall'esercito; Il riconoscimento dei diritti degli obiettori di coscienza da parte della Turchia; L'abolizione della definizione dei militari turchi dell'omosessualità come malattia, che richiede una visita anale e "prove" visive.
Wages Due Lesbians (WDL) e Payday picchetteranno le Turkish Airlines a Londra. Altri gruppi manifesteranno in Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Italia (Milano e Venezia), Olanda, Polonia, Serbia, Scozia, Turchia e Stati Uniti. Come parte del crescente movimento contro la guerra negli Stati Uniti, WDL e Payday hanno in programma un comizio a Filadelfia, e il Global Women’s Strike (Sciopero Globale delle Donne) e Payday picchetteranno il consolato turco a Los Angeles. Noam Kaminer, padre di Matan, uno dei Cinque refusenik israeliani, e lui stesso un refusenik, ha scritto alle autorità turche. “Liberate Mehmet Tarhan, non potete costringere qualcuno a combattere se non vuole.” Ancora in Israele, Mirjam Hadar, madre di un altro refusenik, che si scrive con Hatice Tarhan, madre di Mehmet, è coinvolta nell’organizzazione del picchetto dell’ambasciata turca a Tel-Aviv. Così per la prima volta il movimento dei refusenik in molti paesi agisce insieme e ha trovato un terreno comune con lesbiche, gay e altri attivisti nel movimento per i diritti umani.
Il 9 dicembre è anche la Giornata Internazionale di Lotta per un altro prigioniero politico: Mumia Abu-Jamal, ferito dalla polizia americana e detenuto da esattamente 24 anni domani. Ex-Black Panther e presidente della Black Journalists Association insignito di molti premi, Mumia è nel braccio della morte da oltre 20 anni. Da lì ha continuato le sue campagne di giornalista, lottando contro la guerra e per la giustizia per tutti, comprese le attiviste lesbiche e gli attivisti gay. In molti paesi le azioni per Mumia Libero esigeranno anche giustizia per Mumia. Speriamo di ricevere da Mumia un messaggio di appoggio a Mehmet.
Wages Due Lesbians (Lesbiche per il Salario dovuto) Tel 004420 7482 2496 Email wdl@allwomencount.net Web www.globalwomenstrike.netPaydayUna rete di uomini che lavoro con lo Sciopero Globale delle Donne Tel 00 44 20 7209 4751 Email payday@paydaynet.org Web www.refusingtokill.net
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